Semmai fosse possibile incidere su una prospettiva positiva e allo stesso tempo giusta, ognuno avrebbe una finalità comune alla quale basare il proprio atteggiamento. La natura umana non può essere nelle sue basi stravolta dai modi degli altri e dal contesto. Anche se queste ultime sono determinanti per una influenza quotidiana e istantanea della personalità. Una ripetizione su più giorni, più mesi, più anni formano uno status dalla quale è possibile delineare un comportamento tipo, adattato alle circostanze e che rispecchia un ruolo dato. Su questi binari i comportamenti discendono di conseguenza e sono funzionali alla reiterazione degli atteggiamenti, anche se questi sono sbagliati. La natura umana per questa ragione non ricade unicamente nella tipologia malvagia o benevola, ma più propriamente adattiva. L’adattamento proviene fin dalla giovane età, plasmando la personalità su un insieme di educazione, insegnamento e contesto ambientale, tale da essere incisivo con l’avanzamento dell’età. In un contesto ipotetico dove l’evoluzione umana degli uomini è stata caratterizzata da diversi ceppi evolutivi, provenienti e costituiti su basi per ognuno dei ceppi diverse, nel senso che ogni ceppo si è evoluto su una matrice di materiale genetico ben strutturato e con proprie caratteristiche provenienti dalla natura e più propriamente dal mondo animale, i vari comportamenti e le relative risposte sono influenzati sulla base della componente genetica maggioritaria. Anche se con il tempo i vari ceppi genetici si sono immischiati, principalmente con la possibilità di generare individui sempre più omologati e geneticamente conformi verso un unica forma, rimangono di fatto varie tipologie di comportamento difronte agli stimoli e agli input esterni. Quindi se si parte dal presupposto che l’uomo non ha avuto un unico antenato comune, ma bensì più ceppi di partenza che avevano determinate componenti naturali provenienti principalmente dal mondo animale allora arrivare alla definizione di comportamenti connaturati e non rispondenti alle circostanze e al contesto è una operazione ardua. I comportamenti connaturati sono quelli che non dipendono dall’ambiente o dall’educazione, ma sono comuni e segnalano un rapporto dell’uomo rispetto una interiorità manifesta. Con questi segnali esteriori si manifesta una interiorità dovuta dal grado di coscienza e conoscenza accumulati durante la vita. La coscienza influenza l’interiorità e questa in qualche modo riflette i comportamenti connaturati. Per definire e individuare i comportamenti connaturati bisogna attuare una classificazione approssimativa di quello che un individuo maschile o femminile cerca di esteriorizzare, facendo riferimento anche all’età. Più aumenta l’età, più aumenta la coscienza, diversi saranno i comportamenti connaturati, cioè comportamenti naturali, quelli che nascono dalla spontaneità. Fatta la premessa si possono individuare più fasce di comportamenti connaturati in base una classificazione che parte da un livello di coscienza medio-basso verso uno un po' più alto.
- Primo livello: in questo livello i comportamenti connaturati sono influenzati dall’istinto, gli occhi appaiono tondi e vitali. C’è mancanza di coordinamento nei movimenti che sono scattanti e maldestri. C’è una spiccata propensione alla risata, alla baldoria e alle forme di divertimento caotiche. Si cerca approvazione negli altri e si è inclini all’ebbrezza quotidiana. I comportamenti connaturati sono movimenti del capo veloci, braccia distesi lungo i fianchi con movimenti delle mani al di sotto della vita. In determinati momenti c’è un accentuata finalità verso interessi egoistici che culmina con le proprie mani rivolte principalmente al petto. In contesti di gruppo sono inclini alla violenza, questa si esprime con una rigidità del capo e con sguardi fissi, andamento del passo corto. Le persone che fanno parte di questo livello spesso trovano modalità di accuse e offese denigratorie legate ad aspetti specificatamente materiali. Il forte istinto che contraddistingue questo livello è poi controbilanciato dalla bassa coscienza. In un contesto astrale o “spirituale” queste persone sono preda di manipolazioni e assoggettamenti vari. In un contesto fisico queste persone sono inclini all’ira e sbalzi di umore.
- Secondo livello: in questo livello i comportamenti connaturati sono influenzati dalla volubilità, gli occhi appaiono grandi e curiosi. Si ha una discreta manualità. Le forme di divertimento diventano teatro per sfoggiare la propria individualità. Quindi le risate anche se abbondanti sono di colpo interrotte, in luoghi affollati queste persone cercano un posto appartato. I comportamenti connaturati sono movimenti delle braccia che toccano il capo. Hanno forme di egoismo alternate a forme di altruismo esasperato per ragioni di socialità e dimostrazione collettiva. Hanno una coscienza formata principalmente dall’esperienza di vita. Percorso di vita caratterizzato dalla stabilità delle relazioni e lunghi momenti di inattività o ozi. Hanno inclinazione alla divisione, al distruggere le altre relazioni per trovare approvazione negli altri. Queste individualità sviluppano una forte propensione alla falsità. In un contesto astrale o “spirituale” queste persone sono preda di depressioni distruttive con finalità vendicative. In un contesto fisico queste persone sono inclini allo stordimento e nell’essere al centro dell’attenzione.
- Terzo livello: in questo livello i comportamenti connaturati sono influenzati dalla stabilità esteriore, gli occhi appaiano pigri e prepotenti. Si ha un coordinamento delle abilità manuali sufficiente e si tende a dare consigli alle altre persone. Le risate sono sommesse e poco percepibili. I comportamenti connaturati sono movimenti delle braccia staccate dal corpo, con vistose gesticolazioni delle mani. Hanno una forte inclinazione nell’indicare con le mani e più specificatamente con l’indice le altre persone e il mondo circostante. Anch’essi hanno forme accentuate di egoismo e tendono a far sfoggio delle loro cose e qualità. Hanno una coscienza strutturata e ben formata. Non amano fare sempre le stesse cose, amano viaggiare e divertirsi con poche persone. In luoghi affollati rimangono ai margini. Anch’essi sono caratterizzati dalla stabilità delle relazioni come nel secondo livello, ma non amano stare fermi e sono poco tolleranti agli ozi. Tendono a far relazionare le persone e offrono la loro esperienza per cercare di consolidare i rapporti tra i membri del suo gruppo. Queste personalità sviluppano una tendenza al sopravvalutare le proprie capacità che diventano una barriera per un innalzamento spirituale. In un contesto astrale infatti hanno facoltà oniriche e di pensiero legate alla risoluzione di problemi. In un contesto fisico queste persone sono inclini alla pianificazione delle cose da fare.
- Quarto livello: in questo livello i comportamenti connaturati sono influenzati dalla voglia di conoscenza, gli occhi appaiono stanchi e sorridenti. Si ha una buona manualità e si tende a forme implicite di insegnamento. Ogni azione degli altri è vista come un modo da correggere e quindi da insegnare come fare. Le risate sono collegabili a determinati fatti specifici. I comportamenti connaturati sono nell’incrociare le braccia o nel avere le mani nelle mani. Spesso si tende a tenere tra le dite un oggetto in occasione di dialoghi. Hanno una forte inclinazione nello spiegare praticamente tutto anche con presunzione di saperne più degli altri anche quando non è cosi. Hanno un forte attaccamento con la propria famiglia e sviluppano pochissime amicizie. Hanno una coscienza alta e dovuta principalmente alla forte propensione nell’indagare i propri dubbi con qualsiasi mezzo. Non amano i luoghi affollati. Tendono a comportamenti da “maestro” e snobbano altre personalità. In un contesto astrale hanno la capacità di essere attratti dalla conoscenza ricercandola in ogni dove, instaurando in questo modo una sensibilità verso tutto l’ambiente. In un contesto fisico queste persone sono inclini alla lettura e alla ricerca di informazioni.
- Quinto livello: questo tipo di livello abbraccia poche persone e per tale ragione diventa difficile individuare comportamenti connaturati tali da essere descritti con precisione. La maggior parte delle persone risiede con proprie peculiarità nei primi quattro livelli di coscienza. I successivi al quarto livello sono rappresentati da pochi individui di non facile lettura. In questo livello i comportamenti connaturati sono influenzati dalla genialità, gli occhi appaiono socchiusi in momenti di stasi che si aprono nei momenti di esprimersi sul mondo circostante. La manualità è direttamente collegabile con le facoltà mentali che sono in armonia con i movimenti del corpo. Si ha una tendenza verso comportamenti solidaristici e altruisti. Per ogni azione riescono ad intuire l’impatto e da questo ne vedono le conseguenze anche nel lungo periodo. Hanno una forte conoscenza sul mondo circostante e hanno una inclinazione verso la ricerca di nuovi metodi e nuove cose. Hanno un’alta coscienza che è alimentata con le attività che svolgono ogni giorno. In un contesto astrale hanno la capacità di intraprendere tutti quei progetti che sono legati all’armonia della vita e della natura sulla Terra. Per tale ragione sono attivisti nel cercare di colmare tutte le interferenze causate dalle basse coscienze. In un contesto fisico queste persone sono inclini all’individuazione dell’armonia delle cose circostanti.
I livelli potrebbero continuare, però sarebbero diventati impossibili da descrivere se non con metodi di intuito creativo. Ogni individuo ricade in un determinato livello e per come spiegato questi livelli dipendono anche dal contesto, dall’età e se si parte dall’ipotesi che esistono più famiglie genetiche, anche da queste. Quindi la suddivisione non è esaustiva ma puramente indicativa di come una coscienza può evolversi e quindi quali risvolti può avere. Con questa classificazione non si vuole intendere che un comportamento descritto dal primo livello non è attuabile da persone con una coscienza superiore. Nel senso che se è vero una propensione alla violenza nel primo livello, questo non significa che le persone che ricadono nel quarto livello per esempio non attuano la violenza, ma può capitare che anche loro in determinate circostanze fanno violenza su altri individui o sulle cose. L’accumulazione di coscienza è un percorso graduale che non è possibile categorizzare di preciso, ma prevede delle dimostranze quasi certe in cui ognuno può ritrovarsi lungo il percorso della vita.
21/12/2019