Una cosa importante da rendere pubblico è il modo con cui si possono utilizzare strumentazione atte a spiare le persone. Voglio anche sottolineare il fatto che questa strumentazione è difficile individuarla, anche con appositi rilevatori. Soltanto la giustizia e il senso civico di nuove leggi moderne e rispondenti alla modernità dovrebbe a questo punto intervenire in maniera netta e senza titubanze. Ma non è cosi purtroppo.
Molte delle informazioni che si possono reperire da varie fonti hanno in comune l'aspetto psicologico. Infatti se si deve discutere di controllo mentale si deve fare riferimento alla psiche e alla modificazione di essa. Un insieme di veti e non opportunità fanno da apripista al malessere delle vittime. Il controllo poi è finalizzato alla manipolazione e modificazione della psiche. Uno stress continuativo e quotidiano porta a generare comportamenti legati alla disperazione e rabbia. Tutto questo instaurando un ambiente sottoposto a controllo. La modificazione ambientale, l'alterazione e l'influenza sociale giocano un aspetto fondamentale per sottoporre la vittima ad ulteriore disagio. Anche le informazioni che si possono reperire o assimilare diventano strumento per arrecare confusione e sbandamento. Il controllo mentale è una metodologia per sottoporre la vittima ad una condizione di continuo sollecitamento psicologico. Tali comportamenti possono essere fatti da molteplici organizzazioni anche da organismi che nascono sotto l'etichetta della religione. L'aspetto settario non è condizione necessaria, infatti non soltanto le sette sono responsabili di tali condotte. Esistono casi in cui le religioni più grandi specificatamente quelle cristiane utilizzano queste metodologie. Il fine ultimo di questo controllo non è lusinghiero poiché si cerca di ottenere la morte sociale e fisica di un individuo oppure di arrecare danni alle cose o alle persone. L'individuo sottoposto a questo tipo di trattamento è a sua volta vittima di altre angherie più sottili che sono ricollegate al malessere fisico e motorio. Anche se non esiste una ragione o spiegazione plausibile alcuni potrebbero pensare che esistono tecnologie altamente raffinate che sarebbero in grado di fare cose fantascientifiche, tipo un controllo satellitare in grado di monitorare e provocare malesseri fisici e psichici. Anche se esistono aggeggi a frequenza, la tecnologia satellitare non è l'unica responsabile delle diverse forme di controllo. Un sistema integrato e ben congeniato, che collega la migliore tecnologia informatica invece rimane il sospettato principale per quanto riguarda un controllo abusivo delle attività umane. Tale tipologia di controllo non soltanto abusivo nelle sue finalità che interessano ogni aspetto della vita privata, ma anche responsabile della modifica permanente di una cognizione mentale in divenire sempre più violenta e priva di inibizioni. In questa prospettiva la programmazione mentale è successiva al controllo o sorveglianza privata. Le tecnologie se ben calibrate con l'ausilio delle capacità umane possono essere dirompenti in un continuo stravolgimento delle prospettive vitali quotidiane, arrivando nel tempo in progressione, nei casi di esasperazione totale che può rivolgersi verso se stessi oppure verso le altre persone. La sorveglianza abusiva è l'apripista per un controllo di tipo mentale che risulta essere molto pervasivo, paragonabile al controllo mentale attuato di persona e quindi di quello fisico. Se le norme in quasi tutti gli Stati europei prevedono forme di tutela nel caso in cui venisse acclarata la fattispecie incriminante riguardante una sorta di manipolazione mentale attuata da una o più persone su un'altra persona, non prevede nessun tipo di tutela se una tale condotta è attuata sulla distanza, con una sorveglianza fraudolenta e un insieme di veti e prospettive deliranti e deliterie per chi ne è vittima, coinvolgendo tutto il microambiente in una sorta di ubriacatura elettromagnetica in grado di alterare anche quelle percezioni che derivano da una normale moralità.
Molte delle informazioni che si possono reperire da varie fonti hanno in comune l'aspetto psicologico. Infatti se si deve discutere di controllo mentale si deve fare riferimento alla psiche e alla modificazione di essa. Un insieme di veti e non opportunità fanno da apripista al malessere delle vittime. Il controllo poi è finalizzato alla manipolazione e modificazione della psiche. Uno stress continuativo e quotidiano porta a generare comportamenti legati alla disperazione e rabbia. Tutto questo instaurando un ambiente sottoposto a controllo. La modificazione ambientale, l'alterazione e l'influenza sociale giocano un aspetto fondamentale per sottoporre la vittima ad ulteriore disagio. Anche le informazioni che si possono reperire o assimilare diventano strumento per arrecare confusione e sbandamento. Il controllo mentale è una metodologia per sottoporre la vittima ad una condizione di continuo sollecitamento psicologico. Tali comportamenti possono essere fatti da molteplici organizzazioni anche da organismi che nascono sotto l'etichetta della religione. L'aspetto settario non è condizione necessaria, infatti non soltanto le sette sono responsabili di tali condotte. Esistono casi in cui le religioni più grandi specificatamente quelle cristiane utilizzano queste metodologie. Il fine ultimo di questo controllo non è lusinghiero poiché si cerca di ottenere la morte sociale e fisica di un individuo oppure di arrecare danni alle cose o alle persone. L'individuo sottoposto a questo tipo di trattamento è a sua volta vittima di altre angherie più sottili che sono ricollegate al malessere fisico e motorio. Anche se non esiste una ragione o spiegazione plausibile alcuni potrebbero pensare che esistono tecnologie altamente raffinate che sarebbero in grado di fare cose fantascientifiche, tipo un controllo satellitare in grado di monitorare e provocare malesseri fisici e psichici. Anche se esistono aggeggi a frequenza, la tecnologia satellitare non è l'unica responsabile delle diverse forme di controllo. Un sistema integrato e ben congeniato, che collega la migliore tecnologia informatica invece rimane il sospettato principale per quanto riguarda un controllo abusivo delle attività umane. Tale tipologia di controllo non soltanto abusivo nelle sue finalità che interessano ogni aspetto della vita privata, ma anche responsabile della modifica permanente di una cognizione mentale in divenire sempre più violenta e priva di inibizioni. In questa prospettiva la programmazione mentale è successiva al controllo o sorveglianza privata. Le tecnologie se ben calibrate con l'ausilio delle capacità umane possono essere dirompenti in un continuo stravolgimento delle prospettive vitali quotidiane, arrivando nel tempo in progressione, nei casi di esasperazione totale che può rivolgersi verso se stessi oppure verso le altre persone. La sorveglianza abusiva è l'apripista per un controllo di tipo mentale che risulta essere molto pervasivo, paragonabile al controllo mentale attuato di persona e quindi di quello fisico. Se le norme in quasi tutti gli Stati europei prevedono forme di tutela nel caso in cui venisse acclarata la fattispecie incriminante riguardante una sorta di manipolazione mentale attuata da una o più persone su un'altra persona, non prevede nessun tipo di tutela se una tale condotta è attuata sulla distanza, con una sorveglianza fraudolenta e un insieme di veti e prospettive deliranti e deliterie per chi ne è vittima, coinvolgendo tutto il microambiente in una sorta di ubriacatura elettromagnetica in grado di alterare anche quelle percezioni che derivano da una normale moralità.