Tutte le organizzazioni sono costrette per ragioni anche di sopravvivenza a imporre un proprio simbolo. Per quanto riguarda l'impostazione e la formazione della simbologia ricorre spesso l'ausilio del nome, del settore di appartenenza, dell'ideologia e della religione. Ci sono altre ragioni ma per semplicità non vengono menzionate. Le organizzazioni si distinguono anche attraverso l'utilizzo di simboli che identificano la stessa all'interno del mondo. Anche nel campo delle persecuzioni e della manipolazione questa tendenza alla simbologia non manca. Per cercare di comprendere come e quanto questa simbologia è utilizzata, bisogna fare riferimento al grado d'incisività che può arrecare alla visione soggettiva dei singoli. Infatti se un determinato simbolo può passare inosservato per alcuni, risulta altamente suscettibile per altri. La ragione risiede nelle esperienze precedenti che ognuno a potuto maturare in un determinato arco di tempo. Il vissuto è prerogativa affinché uno stimolo visivo diventi motivo di turbamento e manipolazione dell'inconscio. La periodicità accompagnata alla cadenza temporale di uno specifico simbolo appartengono alla tipologia della visione soggettiva. Non bisogna tralasciare anche quelle simbologie che ricadono nella complessità del linguaggio del corpo. Perché anche queste se inserite in determinati contesti possono dar luogo all'inizio di un processo manipolatorio. Per quanto riguarda invece l'aspetto oggettivo il discorso cambia. In questo caso la simbologia funge da identità e potenza. Se nell'aspetto soggettivo il simbolo poteva essere la causa scatenante a una reazione emotiva, nell'aspetto oggettivo si fa riferimento a quelle caratteristiche distintive dell'organizzazione.
Alcuni simbologie espresse in contesti per esprimere l'identità persecutoria:
1) Il primo simbolo è rappresentato dalla farfalla, questo insetto rappresenta la strategia di comunione all'interno di un gruppo persecutorio. La farfalla esplicita la trasformazione mentale all'interno del gruppo. Infatti da semplice bozzolo si arriva alla trasformazione. Questo ragionamento è lo stesso del percorso di illuminazione che c'è all'interno delle massonerie. Il funzionamento è uguale, infatti nelle organizzazioni che attuano una persecuzione, il cambiamento e l'adattamento alle nuove attività è essenziale per la sopravvivenza stessa. Per poter stabilire una relazione con il proprio cambiamento, l'evoluzione e lo sviluppo all'interno dell'organizzazione bisogna fare riferimento soltanto alla trasformazione. Questo processo attira all'interno dell'organizzazione un contatto metafisico e superiore a ogni cosa. Posso immaginare un collante anche spirituale tra i membri, affinché con le singole azioni si manipola la realtà a proprio piacimento. Questo rimane una simbologia che non si esterna all'infuori e viene percepita come concetto unificante.
2) Il secondo simbolo è rappresentato dal cosiddetto omino. Di solito è rappresentato dal bambolotto del voodoo per intenderci. Questo simbolo è legato con la manipolazione vera e propria. Questo simbolo che si esternalizza di solito attraverso un ciondolo rappresenta gli individui che ricevono benefici o che fanno parte del contesto e si prestano a contornare la scena senza avere un'idea precisa di cosa succede veramente. Quando s'identifica nell'ambiente questa simbologia si è in presenza di una persecuzione in corso.
Alcuni simbologie espresse in contesti per esprimere l'identità persecutoria:
1) Il primo simbolo è rappresentato dalla farfalla, questo insetto rappresenta la strategia di comunione all'interno di un gruppo persecutorio. La farfalla esplicita la trasformazione mentale all'interno del gruppo. Infatti da semplice bozzolo si arriva alla trasformazione. Questo ragionamento è lo stesso del percorso di illuminazione che c'è all'interno delle massonerie. Il funzionamento è uguale, infatti nelle organizzazioni che attuano una persecuzione, il cambiamento e l'adattamento alle nuove attività è essenziale per la sopravvivenza stessa. Per poter stabilire una relazione con il proprio cambiamento, l'evoluzione e lo sviluppo all'interno dell'organizzazione bisogna fare riferimento soltanto alla trasformazione. Questo processo attira all'interno dell'organizzazione un contatto metafisico e superiore a ogni cosa. Posso immaginare un collante anche spirituale tra i membri, affinché con le singole azioni si manipola la realtà a proprio piacimento. Questo rimane una simbologia che non si esterna all'infuori e viene percepita come concetto unificante.
2) Il secondo simbolo è rappresentato dal cosiddetto omino. Di solito è rappresentato dal bambolotto del voodoo per intenderci. Questo simbolo è legato con la manipolazione vera e propria. Questo simbolo che si esternalizza di solito attraverso un ciondolo rappresenta gli individui che ricevono benefici o che fanno parte del contesto e si prestano a contornare la scena senza avere un'idea precisa di cosa succede veramente. Quando s'identifica nell'ambiente questa simbologia si è in presenza di una persecuzione in corso.
3) il terzo simbolo è rappresentato da un cerchio pieno in cui all'interno è presente un altro cerchio più piccolo di solito con un colore diverso da quello più grande. Questa simbologia rappresenta il potere che scaturisce dall'attività persecutoria. Si può presentare sotto forma di spilla, ciondolo e tatuaggio. In questo contesto esiste una consapevolezza della strategia manipolatoria, ma viene costantemente bilanciata con attività caritatevoli, bonarie e umaniste. Queste attività servono per controbilanciare l'attività persecutoria vera e propria che rimane come una funzione necessaria al raggiungimento dell'obiettivo. In questo contesto quindi c'è la completa estraneità operativa, ma la conoscenza dei fatti. Fisicamente si possono riconoscere da comportamenti alteri e psicologicamente vigorosi. In questo livello c'è il vero e proprio insabbiamento e travisamento della realtà sulle masse. Naturalmente non si riconoscono con il "popolo" e ogni accezione di questo vocabolo viene visto con senso dispregiativo.
4) Le ultime simbologie ricadono in quelle che sono considerate variabili. Questi stimoli possono essere moltissimi vengono fatti dagli appartenenti alla popolazione. Si prefigura un sistema premiale e punitivo che sta alla base del funzionamento della manipolazione mentale e della persecuzione individuale legata al conformismo dello status quo. Se la persecuzione ricade su un singolo soggetto, la manipolazione mentale si propaga attraverso un sistema ben congeniato e pianificato. Per tornare sul discorso, un'altra informazione utile per comprendere la funzione dei simboli nella manipolazione mentale attraverso la persecuzione individuale è quella di saper riconoscere che tutte queste attività sono rivolte principalmente alla conservazione di un ruolo di potere all'interno della società. Anche quei comportamenti che risaltano l'ignoranza collettiva, il menefreghismo e la cattiveria sono la priorità per inscenare una persecuzione vera e propria.
LA STELLA DI NOTTE
Una modalità di spiegazione dell’ambiente circostante può essere fornita attraverso l’interpretazione di simboli e il loro relativo orientamento in relazione con le capacità innate dell’essere umano. Se i simboli sono molteplici, ognuno può essere ricondotto facilmente a un significato specifico. Molti dei simboli che si possono accostare con la quotidianità e solitamente passano inosservati, conservano in sé un significato molto particolare. La maggior parte dei simboli ricade sempre in un ottica collettiva, quasi mai ci si trova davanti al simbolo che è stato concepito per una o poche persone. Quindi la simbologia presa in esame riguarda le organizzazioni o le collettività e non singoli individui, di questi poi si considera solo l’aspetto ipotetico.
Un simbolo che sicuramente è ricollegabile ad una miriade di attività umane e non solo, che spesso si ritrova in abbinamento con altri simboli è il triangolo. Il triangolo con la punta rivolta in alto in concreto ha un significato molto particolare, poiché rimanda alla concezione di “azione” fisica e materiale. Tale simbologia è in riferimento alle organizzazioni e più genericamente all’uomo, una caratteristica innata e confacente a tutti nel suo insieme. Guardando meglio la figura, le opzioni riferibili si possono legare alla “base”, oppure alla “punta” del triangolo. Gli individui nella sua natura innata tendono per la maggior parte ad un comportamento riferibile alla “punta” rivolta in alto del triangolo, nel senso che dalla nascita l’uomo è portato ad una concezione di azione fisica e materiale. Oggi sono spesso utilizzati significati che rimandano al pragmatismo, alla praticità, alla tecnica, alla fisicità e materialità, alla concretezza della vita, ecc. Altro aspetto è la “base” che si riferisce invece sempre alla stessa concezione, però in riferimento alla capacità di disporre del potere, di esercitare un’influenza, di attuare delle scelte vincolanti per tutti. La base del triangolo viene esercitata con la forza anche coattiva, con la coercizione di per sé immodificabile, in maniera immediata e naturale, come se fosse la “giustizia”, il modus operandi invariabile, la forma di azione giusta per tutti. Le organizzazioni come per esempio tutti gli Stati nazionali della Terra per la maggior parte tendono ad un comportamento riferibile alla “base” del triangolo con la punta rivolta in alto. Gli individui nelle loro singolarità tendono sempre ad operare in questa modalità, anche quando di per sé sono inseriti in organizzazioni, dalla quale acquisiscono la responsabilità di esercitare un’influenza concreta negli altri. Nell’esempio fatto si fa riferimento a tutti gli Stati nazionali, ma in maniera corretta si dovrebbe dire che anche le religioni, le organizzazioni umanitarie, le attività economiche e tanti altri si rifanno a tale modalità di azione. La forza anche brutale è vista come una modalità di ripristinare l’equità, la giustizia, l’equilibrio perduto. In se la simbologia del triangolo con la punta in alto, in una concezione archetipale rimanda al coraggio, al fare effettivamente, alla socialità, al soccorrere e aiutare, fino a considerare anche alcune forme sacrificali. Il maschilismo o meglio il patriarcato è la vera essenza di azione per tutti, sia uomini che donne, facenti parte della punta del triangolo o saliti nel loro ruolo di responsabili di ciò alla base. Tale modalità si presta spesso anche a molti fraintendimenti o peggio ad inganni effettuati in maniera subdola. Se è vero che la maggior parte delle religioni o degli Stati nazionali per esempio in maniera palese attuano una modalità di comportamento “del triangolo con la punta in alto” appena descritto, in maniera “celata” esercitano il “potere” anche rispetto agli individui con la modalità del “triangolo con la punta in basso”.
Il triangolo con la punta verso il basso rimanda alle modalità intrinseche di ogni essere umano, che fanno parte del proprio essere e che evolvono in continuazione. Si fa riferimento alle funzioni che rimandano alla conoscenza del mondo circostante, alla capacità di comprensione dei fatti e anche delle persone. Questo triangolo rappresenta anche una parte nascosta, quella non visibile con cui l’elitè del potere agisce nelle occasioni necessarie alla sua riaffermazione. Non è riferibile solo ad organizzazioni, ma può riguardare anche un solo individuo che in sé viene stimolato e agisce in maniera differente. Le funzioni in qualsiasi società presente sono riscontrabili per esempio nella scuola e insegnamento in generale, nelle forme di pensiero e filosofia, negli insegnamenti religiosi e nell’assimilazione e divulgazione delle conoscenze. Anche in questo caso abbiamo due estremi, la “base” che si trova in alto che rappresenta l’agire collettivo e la “punta” questa volta in basso che rappresenta l’individuo. Tale triangolo in sé rappresenta la femminilità, la spiritualità, l’aumento di coscienza, le asserzioni logiche e la capacità di comprensione, fino a comprendere la manipolazione nell’azione. Non più una fisicità nell’interagire con gli altri e le cose, ma un agire ragionato, più distaccato, manipolatorio ma sempre in concreto. Il triangolo rimanda quindi anche al potere manipolatorio attuato e in grado di provocare “un urto” nello spazio. Utilizzando una similitudine si potrebbe dire che con questo triangolo si simboleggia l’azione che viene fatta dall’uomo con l’innesco ed una scintilla per accendere un fuoco. La trasformazione nell’oblio, il movimento nella staticità, il pericolo nell’immobilità. Questo triangolo rappresenta anche la conoscenza, la trasmissione di essa e la successiva assimilazione.
L’unione delle due simbologie rimanda alla formazione di una “stella” a sei punte, rappresenta l’unione del “maschile” e del “femminile”, dei due estremi che insieme provocano l’essenza stessa dell’azione ragionata e consapevole, della superiorità degli intenti, della giustizia autentica, dello splendore nell’oscurità. Questa simbologia rimanda al sacrificio celato, alla falsità ritenuta reale, alla vita nella realtà illusoria. Molte informazioni riguardo questa simbologia spesso vengono ricondotte al numero delle punte, quasi tutte le fonti informative reperibili ricalcano l’importanza di questa simbologia sul numero di punte, quindi viene spostata l’attenzione su questo aspetto. In realtà all’interno della simbologia ci sono due basi che insieme formano un ulteriore tipologia individuale. Le modalità individuali che apparentemente rimandano al numero sei sono in realtà sette, cioè le sei punte più la parte centrale tra le due basi. Questo rimando alla parte per cosi dire nascosta è importante, poiché fermandosi e concentrando l’attenzione sul numero sei rimarrebbe fuori il vero significato della simbologia in quanto tale. Tra le sei modalità individuali ci sono i due estremi rappresentati dalla punta nord e la punta rivolta al sud, le altre quattro sono ricomprese tra i due estremi. All’interno di queste modalità individuali potrebbe emergere tramite artefici e inganni una forma di manipolazione delle credenze, affinché una modalità individuale sia riconoscibile in un modo rispetto che un altro. La parte centrale rappresenterebbe la settima individualità, di difficile interpretazione, sicuramente non ricollegabile ad un solo estremo come la mera bontà o la cattiveria.
Solo in questo modo e avendo chiari i concetti che stanno alla base della creazione delle idee si può comprendere appieno il significato di interazione nell’ambiente circostante. Solo donandosi al vincolo delle proprie capacità e assimilando uno stato delle cose che può essere sempre modificato, poiché niente è di per sé immutabile, se non la volontà di non volerlo. Avendo percepito questo un esercizio mentale affinché si possa mettere un ricordo più vivido all’intelletto e comprendere meglio gli inganni che si nascondono nelle proprie e altrui esistenze è quello di svegliarsi al mattino, bagnarsi la faccia con dell’acqua, fissare per pochi istanti lo specchio e pensare “come la stella” intesa che esistono nel mondo una miriade di inganni e tranelli, ma anche bellezza e verità.
14/02/2022
Solo in questo modo e avendo chiari i concetti che stanno alla base della creazione delle idee si può comprendere appieno il significato di interazione nell’ambiente circostante. Solo donandosi al vincolo delle proprie capacità e assimilando uno stato delle cose che può essere sempre modificato, poiché niente è di per sé immutabile, se non la volontà di non volerlo. Avendo percepito questo un esercizio mentale affinché si possa mettere un ricordo più vivido all’intelletto e comprendere meglio gli inganni che si nascondono nelle proprie e altrui esistenze è quello di svegliarsi al mattino, bagnarsi la faccia con dell’acqua, fissare per pochi istanti lo specchio e pensare “come la stella” intesa che esistono nel mondo una miriade di inganni e tranelli, ma anche bellezza e verità.
14/02/2022