Se c’è una significativa alternativa al materialismo, questa si dovrebbe rappresentare con tutte le forme in cui l’energia può effettivamente influenzare il nostro modo di percepire il mondo circostante. Siccome la nostra visione è molto limitata, generata in funzione dalla materia disponibile e percepibile dinnanzi a noi, allora tutte quelle forme di propagazione di forze “sottili” sono non considerate in maniera adeguata. L’alternativa al materialismo non è l’antimaterialismo, non è il vuoto ma bensì la propagazione di “energia”. Ogni vuoto infatti, se si considerasse per un attimo l’equazione di Einstain sull’energia e la materia come fuorvianti, è fonte di propagazione di energia. Tutto ciò che ci circonda dovrebbe essere considerato come una strada in cui l’energia può circolare liberamente, in più è lo stesso vuoto che produce l’energia e non la materia in relazione alla forza. Solo dal vuoto si genera l'energia e quindi si propaga. Tutti i vuoti sono canalizzatori e non hanno nessun tipo di resistenza come ci potrebbe far pensare la propagazione dell’energia elettrica. L’aria non ha una forza isolante, non c’è un attrito efficace per questo tipo di “energia”. Se ad ogni vuoto può corrispondere un rilascio di energia e se questa può attraversarlo senza causare attriti allora bisognerebbe capire da dove proviene e chi la emana. La portata di questa energia e la forza emanatrice potrebbero essere provati soltanto se si considerasse per esempio l’esistenza dell’energia mentale come un flusso esteriore al corpo con la capacità di proiettarsi nel vuoto anche su lunghe distanze. Un sentimento di rabbia sul corpo umano causa scientificamente la produzione di sostanze chimiche direttamente collegabili con lo stato emotivo che poi effettivamente fanno assumere un determinato comportamento nel mondo circostante. Lo stesso sentimento causa intorno al corpo umano, un alone di energia tale che questa sia direttamente collegata con lo stato emotivo ma che è originata al di fuori del corpo, precisamente intorno al corpo. In questo post si parlerà di questo tipo di "energia", che non è unicamente proveniente dal corpo umano ma può assumere diverse forme in base alle frequenze. Come se prendessimo per buona la possibilità che per esempio alcuni animali avessero l’attitudine di orientarsi nello spazio ricevendo input dal mondo circostante proveniente da una energia nel vuoto e non traducendo semplicemente un segnale (lo stesso se non avessero un organo deputato nel leggere il magnetismo per esempio) . In poche parole come se non si considerasse la versione che viene data dalla scienza sulla capacità di orientamento di alcuni animali ma si prendesse per buona che ogni vuoto può essere attraversato da un’energia e che è lo stesso vuoto generatore di energia. Per lunghe distanze si intende anche la distanza che separa noi con altri eventuali pianeti presenti nel cosmo. Con le affermazioni appena fatte, si potrebbe cadere nell'errore di dire che questo ragionamento è sintetizzato dalla “capacità di muovere gli oggetti con il pensiero”, dalla “telepatia” e altri, ma non è cosi. Queste cose infatti non sono prese in considerazione. Non è la telepatia, l’energia propagata dallo spazio e non lo è nemmeno la capacità di alcuni maghi o presunti tali di saper spostare gli oggetti con il pensiero, ma è un concetto più astratto, riferibile con la normale attività celebrale. Se il vuoto è il canale perfetto per far attraversare una energia, questo è dovuto solamente perché è lo stesso vuoto energia. Solo il vuoto è energia, la materia non lo è. Solo il vuoto può contenere energia, la materia no. Su questa ipotesi bizzarra si possono fare delle considerazioni e nello specifico con l’energia mentale, che non è l’unica forma di “energia” ma solo una tipologia di varietà con cui il vuoto può trasformarsi. Con la trasformazione del vuoto è possibile percorrere lunghissime distanze impostando una determinata frequenza che è continua nello spazio-tempo. Se in qualche modo si potesse o sarebbe possibile proiettare la frequenza energetica su uno spazio in cui è presente la stessa frequenza ci potrebbe essere un collegamento, un portale energetico. Allora a questo punto se si parlerebbe di energia mentale, quella più facilmente intuibile come energia del vuoto, si potrebbe con la mente viaggiare in luoghi lontanissimi. Senza entrare poi nel merito di dire che di notte e durante il sonno vengono generate determinate frequenze differenti da quelle generate di giorno. Un collegamento con il portale difficilmente poi potrebbe essere instaurato con una mente sveglia e cosciente. Comunque non soltanto si può fare un collegamento su distanze considerevoli, ma si possono ricevere dei segnali. Segnali che provengono sempre con queste modalità. Molti rituali, specie legati a movimenti settari e massoni prevedono l’utilizzo di queste tipologie e l’approccio a questo tipo di energia. Fanno spesso uso dell’energia mentale che può arrivare praticamente ovunque e per cambiare le frequenze possono causare anche traumi considerevoli o all'opposto godimenti sfrenati. Tutto questo si è visto dalla fantasia di molti film e non solo, in cui spiegano queste dinamiche di gruppo. Il funzionamento dovrebbe essere in questo modo: se in qualche modo si ricreasse un scenario in cui attraverso “il divertimento collettivo", per esempio, si genererebbe una determinata frequenza (il vuoto genera e canalizza l’energia stessa) tale però che sia uguale anche in un'altra parte (per esempio su un altro pianeta) si creerebbe un “collegamento” attraverso un corpo incosciente o almeno alterato nel luogo del "divertimento", il portale è dovuto al fatto che ci sia continuità e uguaglianza delle frequenze. Senza scendere nei particolari su come si diffonderebbe effettivamente questo tipo di “collegamento” c’è da dire che molte sette, anche legate agli avvenimenti con cui si sono poi scritte effettivamente le pagine di storia, hanno fatto uso dell’energia del “vuoto” e la creazione di portali. Il collegamento può essere fatto nel presente.
09/09/2019
09/09/2019
LO STATO DELLA MATERIA
La quantità di informazioni rilevanti che in astratto possono essere acquisite sono di gran lunga maggiori della loro effettiva concretezza. Molte informazioni che descrivono anche immaginazioni arrivano fino ad un certo punto della non astrazione, scollegate dalla “materia”, proseguendo in direzioni opposte e distinte. L’elaborazione e le forme di concetto ad essa confacente, consente di convogliare l’informazione espressa in una direzione piuttosto che un’altra. La “materia” non può mai slegarsi dall’informazione, dall’espresso, dalla voglia di capire, dallo scoprire. Il grado di astrazione che lega l’informazione fa risalire una volontà più forte nella voglia di comprendere, nel trovare e immaginarsi le cose. La materia non è tutta uguale e non segue la sola classificazione di solida, liquida e gassosa, ma in una successione logica, che risponde alla logica del frattale, del ripetersi, in astratto appunto ad una maggiore consapevolezza nella elaborazione dell’informazione. Di materia in materia, all'interno della materia in dentro la materia, più dentra la materia stessa. Da qui la scala della materia che lega la coscienza, l’informazione e l’immaginazione al grado di vita.
La quantità di informazioni rilevanti che in astratto possono essere acquisite sono di gran lunga maggiori della loro effettiva concretezza. Molte informazioni che descrivono anche immaginazioni arrivano fino ad un certo punto della non astrazione, scollegate dalla “materia”, proseguendo in direzioni opposte e distinte. L’elaborazione e le forme di concetto ad essa confacente, consente di convogliare l’informazione espressa in una direzione piuttosto che un’altra. La “materia” non può mai slegarsi dall’informazione, dall’espresso, dalla voglia di capire, dallo scoprire. Il grado di astrazione che lega l’informazione fa risalire una volontà più forte nella voglia di comprendere, nel trovare e immaginarsi le cose. La materia non è tutta uguale e non segue la sola classificazione di solida, liquida e gassosa, ma in una successione logica, che risponde alla logica del frattale, del ripetersi, in astratto appunto ad una maggiore consapevolezza nella elaborazione dell’informazione. Di materia in materia, all'interno della materia in dentro la materia, più dentra la materia stessa. Da qui la scala della materia che lega la coscienza, l’informazione e l’immaginazione al grado di vita.
- Materia inerte, pura nel suo stato e nelle diverse composizioni. Ne è l’esempio una pietra, oppure una meteorite che vaga nello spazio.
- Materia originaria, combinazione di materia inerte ed energia primordiale, inizio della vita e di tutte le cose. Ne è l’esempio il pianeta Terra, gli altri pianeti.
- Materia prima o accesa, si compone nel suo stato di più consistenze dovute principalmente ad un iniziale processo armonico di unione tra più composti. Ne sono l’esempio le piante, gli esseri stanziali in genere.
- Materia organica o sveglia, si compone nel suo stato di più consistenze, con un piano armonico di legame più sviluppato, Ne sono l’esempio gli animali istintivi, privi di ragione alcuna o limitata. Ne è l’esempio il pesce o un insetto.
- Materia organica, si compone nel suo stato di una sola consistenza o poco più.
- Materia cosciente organica, si compone nel suo stato di più consistente, con un piano armonico definito, non sono stanziali e recepiscono una varietà di informazioni molto ampia. Molta di questa materia può interagire con altra materia, senza però causare una trasformazione considerevole. Ne è l’esempio l’uomo.
- Materia cosciente, si compone nel suo stato di una sola consistenza o poco più.
- Materia cosciente non organica, a livello teorico, si compone nel suo stato di poche consistenze, un piano armonico definito e sviluppato, possono essere stanziali ma anche muoversi. Recepiscono una varietà di informazioni molto ampia. Non può interagire con altra materia se non nelle condizioni estreme. Ne è l’esempio in via teorica un robot quantistico o similare.
- Materia eterea fluttuante, si compone nel suo stato di una sola consistenza o poco più.
- Materia eterea prima o accesa, si compone nel suo stato di un miscuglio di consistenza, molto spesso allo stato gassoso, ma anche liquido. Ha la capacità di convogliare l’informazione, di spostarla, di immagazzinarla. In linea teorica interagisce con la materia dei livelli inferiori.
- Materia eterea cosciente, a livello teorico, si compone nel suo stato di un miscuglio di consistenza, spesso allo stato gassoso, ma anche liquido. Ha la capacità di convogliare l’informazione, di spostarla, di immagazzinarla, di elaborarla. In linea teorica interagisce con la materia, senza però causare una trasformazione considerevole.
- Non materia o creazione, a livello teorico, non si compone di una vera e propria consistenza, ma può essere individuata e percepita nello spazio inteso come universo. È l’unico ingrediente in grado di dare vita alla materia e senza di esso la materia è inerte. In linea teorica, è in grado di plasmare ogni cosa, abbinandolo alle diverse composizioni. Può dar vita ad ogni cosa. Se una materia cosciente la potesse maneggiare per esempio potrebbe essere creatore di vita, di altra vita o di una vita diversa. Si ricollega in una circolarità al primo livello di materia inerte. La non materia si trova in ogni cosa, tranne che nella materia inerte, quindi anche i pianeti, compresa la Terra, si compone di non materia o creazione.
03/09/2022