Nel momento in cui si tenta di comprendere il funzionamento di alcune dinamiche sociali ci si scontra con quanta parte inespressa e rimasta nascosta è effettivamente presente, rispetto ai fatti che poi effettivamente succedono. Anche il fatto di interpretazione e di analisi della realtà, porta istintivamente nel porsi in una condizione tramite la quale, un accadimento si reputa determinato da quei fatti e solo per questi è avvenuto. Nel mondo della comunicazione il fatto che alcuni accadimenti sono di continuo proiettati e divulgati, con una frequenza talmente metodica da far assopire ogni ragionamento logico e una riflessione anche costruttiva è per cosi dire dubbia in considerazione dell’autenticità (intesa come qualità e sinonimo di onestà intellettuale e al più casualità). In effetti nella realtà nelle persone manca il tempo e non c’è interesse, ognuno è introiettato dentro i propri problemi cercando di reiterare un comportamento sempre più omologato, egoistico, aggressivo e disinteressato. Se invece si prestasse attenzione alle cose che ogni giorno accadono e ci accadono, ai segnali che ci vengono trasmessi, alle comunicazioni che captiamo, alle parole che sentiamo, al modo con cui interagiamo e come interagiscono gli altri, allora tutto ricade in un inesorabile tragitto di quotidianità pregressa che è sempre in divenire. Una quotidianità molto simile al passato e riluttante al cambiamento. In una condizione del genere una questione importante è la comprensione di come alcuni contenuti casuali e non, si possono inserire in un contesto fatto di menefreghismo e non assimilazione dei messaggi ogni giorno introdotti nel calderone della comunicazione di massa. Se alcune persone nel corso della vita possono sviluppare alcune sintomatologie collegabili con delle interferenze di tipo cognitivo e mentale, non si capisce come mai altre di loro sviluppano un senso penetrante di angoscia legata ad una specifica persecuzione. Queste manie di persecuzione poi non si comprende perché sono in un contesto diversificato, lasciate in balia di non potersi risolvere o almeno attenuare. Si può pensare che per esempio coloro che sviluppano una mania di persecuzione per il fatto di non trovare un lavoro in un determinato periodo, abbiano dopo molti anni da questa esigenza, una condizione sicuramente diversa, ma sempre senza un lavoro. In un ragionamento morale, tale situazione troverebbe un riscontro sul come mai alcune categorie di individui abbiano in un sistema normativo determinato, una priorità che prevede una inclusione sociale, anche quando il loro comportamento sia stato in un tempo passato irrispettoso di ogni forma di socialità, arrivando perfino all’uccisione di altri esseri umani. Moralmente si potrebbe obiettare come mai, in un sistema democratico in cui alcune persone dimostrano una qualunque necessità che può essere lavorativa, sociale, culturale, sportiva, ecc. non riesca in nessun modo a trovare una degna conclusione, intendendo con questo un supporto, una via privilegiata affinché una tale mancanza poi non si trasformi con il tempo in manie persecutorie atte in alcuni casi a risvolti di suicidio. Il motivo c’è sicuramente, non ruota intorno ad una classificazione o un mancato sviluppo evolutivo della persona umana, ma all’intenzionalità con cui alcune variabili strategiche vengono gestite a livello collettivo. Quindi la patologia è necessaria e soprattutto voluta, colpisce principalmente il ceto sociale medio-basso, si ripercuote in contesti molto ostili e alcune volte anche diffamatori. Ognuno naturalmente è in una condizione di libertà motoria e anche cognitiva, può scegliere di vivere come vuole, ma è altrettanto vero che spesso si crede che quel modo di vivere sia l’unico possibile, ma in realtà non è cosi. Cosa succede quando invece si è in una condizione di necessità è manca una risposta o una reazione? Semplicemente si ammala la psiche e il rapporto della persona con il mondo circostante. Più passa il tempo più questa malattia si acuisce e diventa sempre meno curabile. Non solo mancano le relative risposte alle relative necessità, ma le società avanzate di oggi, spesso prediligono un aiuto verso coloro o che non ne hanno bisogno oppure sono moralmente abietti o lo sono stati in passato. Per tale ragione la risposta alla questione ci porta nel dire che sia la società che sceglie i propri malati, poiché loro non sono riusciti ad adattarsi all’ambiente e quindi in una prospettiva evolutiva sono anti-evolutivi. Il ragionamento non fa una piega, è perfettamente logico, solo per il fatto che spesso queste persone che soffrono di manie persecutorie nei confronti dell’ambiente sociale di solito non hanno mai commesso reati, oppure sono molto oneste o molto empatiche. Allora come conciliare una così ambiguità nel fatto che persone moralmente abiette, perfidi e perfino omicide siano dalla società accompagnate in un percorso di inclusione sociale e invece chi ritiene di essere preda di manie persecutorie è dimenticato a se stesso. Quindi non è la società che sceglie le “vittime” ma chi vuole controllare la società che vuole un meccanismo del genere. Anche questo avrebbe una logica, non si spiegherebbe altrimenti il fatto di come alcune risorse finanziarie provenienti dalla collettività siano impiegate politicamente verso alcune finalità rispetto che altre. Ma non è solo una questione di carenza pubblica, anche nel privato il fatto si acuisce di molto e le istanze provenienti da tutti i cittadini compresi quelli organizzati sono in qualche modo ostili alle necessità di chi ha per esempio questo tipo di patologia sociale. Non conviene quindi rendere pubblica tale condizione, non conviene “immedesimarsi”, non è opportuno nemmeno parlarne, poiché la società democratica avanzata intesa in senso pubblico non prevede soluzione, non esistono neanchè forme normative in merito, in senso privato invece da una parte l’egoismo imperante e dall’altra una sorta di repulsione sociale per coloro che sono in difficoltà porta ad autoalimentare la condizione suddetta. Non solo, ma quando in un contesto del genere si “sentenzia” questa morte sociale (alcuni la chiamano psicosi, pazzia, manie di persecuzione, stalking organizzato, alienazione, ecc.), tutto l’ambiente circostante risulta sempre congeniale ad essere più incisivo e quindi persecutorio, come se non bastasse già la mancanza di soddisfare una necessità alcune volte anche biologica e una pretesa di trattamento almeno alla pari rispetto ad altri che sono nelle stesse condizioni di capacità e funzionalità motoria. La convinzione di una tale conclusione spiacevole e alcune volte drammatica (molte sono state le persone che si sono suicidate oppure sono state uccise con violenza, anche molto giovani) è che questa situazione sia voluta e premeditata in ogni suo meccanismo e funzionamento. Per parlare ci vogliono le prove e per avere le prove bisogna prima conoscere bene la questione di fondo. Per tale ragione vorrei limitare la conoscenza sul fatto che alcuni indizi sono cruciali affinché si capiscano queste modalità di controllo della società, basta soltanto un po' di senso critico e una capacità di osservare in maniera obiettiva il mondo circostante. Alcuni indizi che portano a pensare al fatto della premeditazione di causare volontariamente e non l’insorgenza di una malattia:
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Se si parte da una prospettiva legata all’entità del danno lo stalking organizzato non può essere assimilato ad un atto ostile similare a quello che potrebbe avvenire con una guerra, ma se si considera il risultato finale, lo stalking organizzato è molto più incisivo di una guerra vera e propria. C’è stata molta gente, anche nel campo militare, che hanno parlato di attività militari in riferimento a modalità ostili che non hanno nulla a che vedere con l’utilizzo di armi convenzionali. Di cosa si tratta nello specifico allora, quando nel linguaggio discorsivo una personalità che ha una certa credibilità si lascia andare ad affermazioni del tipo: guerra psicologica, guerra elettronica, guerra sociale, guerra economica, guerra mediatica. In un certo senso sono tutte legate da un filo conduttore, legato al controllo sulle società e sulle masse. Le società moderne e nello specifico le nazioni più sviluppate hanno al proprio interno, una cosiddetta distinzione di ceto, principalmente dovuta al grado di averi patrimoniali e/o reddituali che ogni individuo riesce ad accumulare e detenere. Tale distinzione non è palese o trascritta ma è evidente nei rapporti sociali. La maggior parte delle persone è del tutto ignara che tra queste distinzioni dovute al ruolo e alla ricchezza detenuta da ciascun individuo se ne aggiunge un’altra molto più incisiva e manipolatrice dovuta essenzialmente al controllo della società. Tale elitè, molto abbiente e con ruoli di prestigio nella società delle nazioni più sviluppate ha nel suo repertorio una molteplicità di attività e modalità affinché in un modo o in un altro vengono esauditi le loro necessità. Ma non si tratta di capricci o mere manifestazioni del potere ma bensì di vere e proprie strategie legate al controllo sulle masse e delle risorse. Tale elite transnazionali non hanno una concezione legata alla materialità, anche perché possono prendere decisioni in ogni ambito delle vita senza trovare praticamente nessuna resistenza, né di ordine economico, né di ordine fattuale, né di ordine morale. In questo contesto c’è da precisare che effettivamente un ordine morale deve essere in qualche modo rispettato, non possono essere superati alcuni limiti, non possono essere violate alcune leggi in maniera palese. In ordine a tali limiti l’elite ha cercato, sperimentato, sviluppato, utilizzato, determinate tecnologie e modalità tali da cercare di oltrepassare anche quel limite caratterizzato dall’ordine morale instaurato in gran parte delle società presenti. Come specificato codeste sono delle organizzazioni di individui molto potenti, “transnazionali” poiché presumibilmente sono formate da persone che provengono per nascita da diverse nazioni, ma non per questo si limitano a considerare le loro pretese con uno scopo mondialista, poiché potrebbero concentrare le loro forze e la propria attenzione verso una nazione specifica, con effetti problematici o addirittura devastanti per il Paese preso di mira. In un ragionamento complottista si troverebbe difficoltà nello scollegare tale tipo di organizzazione con i vari servizi segreti statali, anche perché se agissero in autonomia con una determinata azione illegale potrebbero in qualche modo uscire allo scoperto, per tale ragione queste organizzazioni, cioè queste individualità sono conosciute e conniventi negli ambienti della sicurezza e delle intelligence dei vari Paesi. Con gli anni in ambito di guerra “non convenzionale” si sono raggiunti diversi risultati impensabili, anche per le forti sperimentazioni dovute dalla presenza di vaste zone della terra (specie in Africa) in cui il limite morale era facilmente aggirabile. Il risultato è che oggi tale elitè non facilmente identificabile ma presumibilmente categorizzabile ha nel repertorio una serie di “metodologie” molto incisive, anche grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie è in grado di provocare nel lungo periodo gli effetti paragonabili di una guerra effettuata con le armi convenzionali. Se si prende poi in riferimento lo stalking organizzato, è risaputo che questo “crimine silenzioso” è rivolto verso una sola persona, quindi non è paragonabile ad una guerra collettiva, ma dalle modalità si può capire la portata e l’efficacia di queste “armi”. Chi conosce lo stalking organizzato conosce che questo crimine è sempre legato ad una sorta di “sorveglianza” speciale, duratura nel tempo e difficile da individuare. La stessa metodologia potrebbe essere utilizzata per effettuare tale sorveglianza su personalità in grado di incidere politicamente, economicamente, ideologicamente, ecc. su una certa popolazione. Altro aspetto dello stalking organizzato è il pregiudizio che hanno gli altri nei confronti della vittima, pregiudizio che è sempre alla base per un isolamento sociale. Anche se un mancato saluto, un comportamento indifferente da parte di coloro che non avrebbero dovuto averlo, il mobbing al lavoro, la mancata considerazione, il depauperamento, il cattivo andamento degli affari, il vedere i propri “avversari” sociali premiati dalla comunità, l’apatia, la perdita di lavoro o la mancata occupazione, ecc. sono fatti legati ad una moralità che in qualche modo viene infranta nei confronti della vittima di stalking organizzato, in un contesto più allargato questi atteggiamenti “programmabili” avrebbero dei riscontri ben più maggiori dell’isolamento sociale perché in un modo o in altro si provocherebbe un certo cambiamento delle singole “storie” e quindi della storia in generale di una nazione. Allo stesso modo si potrebbe avviare un processo di interruzione di determinate attività economiche, la prolificazione delle idee e connesso controllo della società. È bene ricordare come le vittime dello stalking organizzato siano in qualche modo invogliate in maniera diretta e indiretta a comportamenti autolesionisti, avvolte suicidi provocando un’alterazione psicologica non indifferente (molte vittime sono affette da patologie psichiatriche anche gravi). Allo stesso modo quindi possono essere prese decisioni in merito alla possibilità di far rinunciare a fare, obbligare a fare, incidere sulla personalità degli altri, fare violenza su altri, subire violenze in maniera passiva, ecc. Altro aspetto dello stalking organizzato è legato alla guerra elettronica e specificatamente all’inquinamento elettronico, dovuto principalmente alla sovraesposizione di alcuni a determinate frequenze. Il collegamento a fatti reali legati all’utilizzo di queste armi da parte di eserciti convenzionali è ampiamente documentato. Infine c’è la peculiarità che lega lo stalking organizzato con il mondo dei media, un rapporto molto difficile da dimostrare ma con molta correlazione per chi si è occupato di queste argomentazioni. Nella maggior parte delle volte che un messaggio mediatico è legato in un certo senso a fenomeni denigratori, di violenza, di rivalsa sociale, di esclusione sociale, di sopraffazione, ecc. questi sono sempre ricollegabili con una violenza di stalking organizzato in corso (per esempio molte canzoni musicali sono legate a tale fenomeno dovuto ad una strana legge che lega il successo della canzone alla sua qualità di generare un messaggio il più possibile distruttivo, con questo ragionamento non si vuole in nessun modo fare pubblicità alle canzoni sentimentali, ma fare presente che poche canzoni con specifiche tematiche sono riconducibili allo stalking). Altro aspetto riguardante il mondo mediatico è quello legato al successo di determinati comportamenti, anch’essi correlati con una più efficace violenza psicologica in atto. Per tale ragione molti comportamenti anche legati al sentimento amoroso sono condotti in uno stato talmente alterato da sembrare folli per un verso e attrattivi dall’altro (in questo caso non mi riferisco all’essere estremamente estroverso da parte di un determinato artista ma solo al comportamento sbagliato portato all’esasperazione). Quindi con questo tipo di sistemi una comunità, un gruppo sociale, un clan, un individuo può essere inserito in un meccanismo psicologico in cui non riesce a capirne il fine ultimo, ma soltanto un contorno fatto di stranezze, violenza, depauperamento e sofferenza di cui si cerca soltanto di lasciare ed evitare, rimanendo attivo solo per la vittima di stalking organizzato. Quindi con questi metodi legati ai mass media si possono controllare i comportamenti della maggior parte delle masse, influenzando la politica e i centri di comando, l’economia e il tessuto imprenditoriale, la società e la formazione delle idee e di gruppi. Continuando ad argomentare in ambito complottista si potrebbe anche dire che all’interno della società ci sono delle “sentinelle” passive che hanno solo il compito di controllare le dicerie, i movimenti, i fatti che accadono, la vita di tutti i giorni, i comportamenti delle persone. Queste cosiddette sentinelle in presenza di specifici presupposti si attivano in qualche modo per attivare queste modalità criminali su una singola persona e di convesso verso una collettività. Oppure attivare queste modalità subdole verso una collettività e indirettamente verso le singole persone che sono spinte inspiegabilmente in comportamenti “strani”. Come ho cercato di argomentare la guerra senza armi convenzionali è una cosa possibile e fattibile. In questo post si sono tralasciate tutte quelle dinamiche legate all’omicidio poiché ho cercato di spiegare l’argomento improntando la capacità di agire di queste elite restando in una determinata moralità. In un contesto ipotizzato del genere di certo non sarebbero un grosso problema gli omicidi cosiddetti mirati.
Nel panorama delle persecuzioni sofisticate, fatte in modo tale da passare inosservate c’è sempre stata una contraddizione di fondo che negli anni ha causato una rottura sempre più forte tra le presunte vittime nel trovare una soluzione accettabile, almeno plausibile e il mondo circostante. Anche perché si deve partire dal presupposto consolidato che determinate “cose” esistono solo a livello di complottismo e che per la maggior parte delle persone non esistono nemmeno. Da questo punto di partenza poi le soluzioni al problema non emergono e non sono disponibili, anche perché colui o colei che dovesse essere “preda” di una tale persecuzione “complottista” non avrebbe in questo momento nessun supporto, nemmeno psicologico o morale, perché non esiste. Se si considerano poi i social media con i relativi gruppi e pagine dedicate allora tutto sembra un caos creato ad arte per restare sempre nella confusione di non capire tutto e con la speranza e la convinzione di un qualcosa che non potrebbe mai essere provato, né dalla presunta vittima, né da un investigatore, né da un giornalista, né da nessuno. Tutto si conclude sempre e da anni con delle argomentazioni futili, immischiate con poche verità e condite con una forma di autolesionismo e vittimismo dovuto alle più inquietanti prospettive che l’uomo abbia mai potuto sperimentare su altri esseri umani. Chi si definisce vittima, conosce bene quello che vive sulla sua pelle e la maggior parte di loro lo espone con proprie conclusioni definitive sulle cause e sulle motivazioni che a lungo andare saranno proprio quelle che creano più confusione. Tante persone ne parlano, tanti invece, la maggior parte nemmeno ne conosce l’esistenza. Se queste forme di persecuzione sono presenti nel dibattito collettivo, allora ci dovrebbe essere anche la voglia di capire, specie di chi ne subisce le conseguenze, anche per trovare una soluzione al problema. C’è da dire che molte vittime di stalking organizzato sono molto acculturati, più della media, altri invece sono molto giovani (con giovani si intende ragazzi tra i dodici e i quindici anni), altri ancora sono molto avvenenti, altri sono molto sociali, ecc. Allora come mai in questi casi in cui le presunte vittime non sono prese solo tra coloro che non ne potrebbero capire la sottigliezza infima e celata di un destino inesorabilmente cattivo e si usano personalità che facilmente riuscirebbero a spiegare un fenomeno cosi controverso o che farebbero presa con il loro racconto per l’età che hanno per esempio, essi non ci riescono? Sicuramente molti collegamenti ai sintomi sono ricollegabili nelle informazioni reperibili a disturbi di vario genere, compresi la malattia mentale. Nello stalking organizzato per come spiegato anche da molti siti e anche da questo blog le persone vengono indotte in uno stato patologico sia psicologicamente che socialmente, molte di queste vittime poi si presume non se ne rendono nemmeno conto, cioè sono quelle che sono indotte nelle cosiddette “cattive strade”, tipo la tossicodipendenza o la miseria economica, solo per fare pochi esempi. Da quello che emerge, non esistono solo i social media, ma sono attive anche delle associazioni specifiche che trattano questo tipo di tematiche, anche se non sono mai state incisive e non hanno portato grossi risultati in merito al far emergere questa problematica. Anche per le associazioni, molte di loro hanno un comportamento molto simile ai gruppi sui social, cioè trovano delle soluzioni al problema (stalking organizzato) fuorvianti, che allontanano ogni possibile forma di interessamento specifico da parte di coloro che potrebbero mettere il naso in affari loschi. Le soluzioni e le argomentazioni legate allo stalking organizzato più gettonate e presenti sul web sono per esempio il microcip, il satellite, la voce nella testa, la telepatia, i servizi segreti, i diavoli, gli spiriti maligni, il computer quantistico, i pensieri indotti, i rumori nella testa, e tanti altri simili. Ma si dovrebbe dire per esempio che con lo stalking organizzato la persona acculturata è portata in una condizione di inferiorità rispetto agli altri con delle ripercussioni sul suo lavoro o in un altro posto come la scuola, il ragazzino invece verrebbe preso di mira con il bullismo, la persona avvenente non riuscirebbe a trovare nessuno che gli faccia i complimenti per la sua bellezza, anzi il contrario. Chi invece è molto sociale rimarrebbe senza amici. Sono tutti esempi per spiegare di cosa si parla di concreto, quando si inizia a spiegare lo stalking organizzato. Lo stalking organizzato è questo nello specifico, molto sinteticamente, ma può variare molto anche in base alla personalità di chi è vittima. Per esempio una persona molto gelosa del proprio partner, si ritroverebbe con un programma di stalking organizzato in un momento specifico della propria vita ad avere dei contrasti sul lavoro con i colleghi, ad avere delle discussioni accese con i propri amici e infine senza partner. Il risultato sarebbe una condizione spiacevole e anche pericolosa, che potrebbe arrivare perfino all’omicidio. Il fatto è che si vuole asserire la possibilità che qualcuno può fare e interagire in maniera tale da cambiare le convinzioni e le credenze delle persone in un modo da indurre determinati comportamenti. Perchè lo stalking organizzato è anche questo, ma pochi lo dicono e ci fanno caso. In queste dinamiche è intuibile come lo schema dell’esempio può essere riproposto con altre modalità e con varie modulazioni, tali da portare ad un risultato ben preciso, spesse volte anche spiacevole per altre persone che risultano innocenti. Le dinamiche del terrorismo per esempio hanno in qualche modo una correlazione con lo stalking organizzato perché colui che riceve questo tipo di trattamento “stalking organizzato” in base alle sue peculiarità caratteriali potrebbe di sua spontanea volontà diventare un terrorista spietato, con questo meccanismo. Facendo questo tipo di premessa sulla capacità delle informazioni che vengono recepite dal web di essere travianti per chiunque, si può dire che lo stalking organizzato è una forma di “lunga” sorveglianza fatta con crudeltà e capace di manipolare un contesto ambientale, un gruppo, una organizzazione e il vissuto delle persone. La crudeltà principale è sicuramente quella legata allo stato di frustrazione che si ripercuote per l’intera giornata per anni e non solamente fatta dalle delusioni nella vita di tutti i giorni ma anche da espedienti ripetitivi e ossessivi che si ripresentano sempre con le stesse modalità e la stessa intensità. Con questa spiegazione non si vuole dare una definizione univoca al problema, perché potrebbe essere fatto anche in altri modi, con altri contesti e con differenti finalità. Ad esempio nel campo politico si potrebbe con questo tipo di metodologia, mettere in atto dei processi di selezione delle idee in maniera tale da interrompere una carriera politica, oppure una opportunità di riunione e sviluppo di un determinato gruppo con delle specifiche ideologie. Lo stalking organizzato è una programmazione che disfa ogni cosa e distrugge il vissuto delle vittime, ma non lo fa in maniera palese, con le armi o con la violenza, ma attraverso sistemi più occulti, celati agli altri, anzi dove gli altri entrano nel programma affinché siano loro stessi i protagonisti dello stalking (alcuni credono inconsapevolmente). In poche parole si sta dicendo che in qualche modo si porta gli altri a cambiare opinione, giudizio e valutazione nei confronti della vittima. Vittima che nel frattempo ha potuto creare delle specifiche relazioni politiche, sociali, economiche, familiari, amorose, ecc. che sistematicamente vengono sicuramente alterate, alcune volte distrutte. Non si disfano solo la rete sociale dietro alle relazioni, ma spesso è la stessa vittima che si auto distrugge o che distrugge gli altri in un modo o in un altro. Il parametro che viene preso non è un solo caso in un giorno qualsiasi, ma una specifica azione ripetitiva e ossessiva, attraverso la quale e con un determinato tempo porta al risultato di distruzione. Se si volesse spiegare in maniera complottista si farebbe un ragionamento del tipo che un determinato raggio che proietta radiazioni ad uno scimpanzè inserito in un gruppo di scimpanzé in una gabbia dello zoo, questo causerebbe l’isolamento dello scimpanzè inondato dalle radiazioni e la diffidenza da parte del gruppo nei suoi confronti. Allo stesso scimpanzè poi il gruppo cercherebbe di impedirgli di mangiare, di dormire regolarmente, di salire sull’albero, ecc, ma senza fargli mai una brutale violenza fisica, solamente mostrandogli diffidenza (nel mondo degli umani sarebbe una violenza morale o mobbing spinto). Finchè lo scimpanzé fa lui violenza o altro comportamento offensivo contro gli altri attivando quel processo distruttivo, dove in questo caso gli altri esemplari possono attivare anche la violenza brutale. Nel mondo animale lo stalking organizzato sarebbe spiegato in questo modo, nel mondo degli umani, tutto è molto più complicato. Un ultima considerazione è sul fatto che lo stalking organizzato può essere fatto in maniera che la vittima ne prenda coscienza, ma può essere fatto anche in modo che non ne prenda coscienza, può essere modulato verso una determinata persona che ha delle specifiche caratteristiche intellettive o determinate risorse finanziarie, può essere fatto con determinati metodi che sono riconducibili alla guerra elettronica, oppure può essere assimilabile alla programmazione neuro linguistica con tutti gli aspetti psicologici. Può riguardare una determinata manipolazione mentale o impedire che determinate idee o persone con delle determinate capacità riescano a ricoprire specifiche cariche nella società. Può essere fatto per controllare una comunità/gruppo o le idee che vengono portate avanti, anche quelle legate al commercio e ai prodotti. Quello che si vuole dire in sintesi è che anche se lo stalking organizzato oggi è un argomento tabù, che ricade nel complottismo, un domani potrebbe diventare una modalità acclarata e conosciuta di come si può fare la guerra senza usare le armi, fare cambiare opinione odiando il prossimo, inculcare idee senza rivelare i retroscena, indurre al suicidio, cambiare l’ambiente sociale o le abitudini del vestirsi, del consumare, del trascorrere del tempo, degli ideali e dei principi e perché no: arrivare un giorno a controllare il pianeta terra in tutti i suoi aspetti.
Ogni qualvolta siamo tenuti a pensare che esiste un meccanismo tramite la quale s’innesca una via di uscita allora tutto sembra bloccato, inerte, immobile. Una sensazione che è capitata quasi a chiunque. Non trovare una soluzione alle varie necessitudini che man mano si propongono al cospetto della vita. Se la vita è fatta a scale allora ad ogni età si dovrebbe salire un gradino alla volta fino a quando con l’ascesa finale si arriva al traguardo. Non tutti salgono le scale della vita in maniera regolare, alcuni saltano il gradino successivo ma arrivano comunque sempre allo stesso luogo. Più si salgono gradini più “l’anima” o la nostra mente diviene equilibrata, più stabile. Tutto questo succede poiché invecchiando la capacità di analisi della realtà e l’esperienza passata sono responsabili delle nostre evoluzioni nel tempo e nello spazio. Una coscienza desiderosa di salire ed evolversi spinge i nostri corpi a ricercare sempre nuovi equilibri e nuovi orizzonti. Nuovi obiettivi e altre pretese si aggiungono alla voglia di incorporare “le varie necessitudini” in maniera graduale e nel lungo periodo. In parole povere si cerca di stare bene il più allungo possibile. Salute permettendo. Nel target individul c’è proprio il blocco, la stasi di questa ascesa che diventa un miraggio e una meta da conquistare ma impossibile da raggiungere. Ad ognuno è capitato di incontrare una persona “strana” cioè con problemi mentali, psichiatrici. Di queste persone ne nascono sfortunatamente in ogni dove e in ogni periodo della storia. Le malattie psichiatriche e specificatamente quelle connesse con la mente sono patologie che hanno sentori già in età infantile, la maggior parte si manifestano in età puberale. Infatti molte malattie del cervello sono patologie legate con il funzionamento del cervello. Spesse volte chi subisce gang stalking viene additato come una persona psicologicamente instabile e con seri problemi mentali. Come i pentiti di mafia nei paesini della sicilia o calabria negli anni sessanta il vero target individual non viene creduto perché quello che cerca di raccontare non viene ritenuto possibile e vero. Ecco qui la patalogia, la malattia, l’infamia che attornia la vittima di stalking organizzato. Tutto si blocca e tornando al paragone dei gradini, si rimane fermi sempre allo stesso punto. La vita stessa si ritorce contro il target tantè da diventare una brutta realtà, un incubo da cui è difficile uscirne. Come spiegavo le varie necessitudini sono modificate e in un certo senso arrestate in tutti i campi, ogni cosa è alterata in maniera tale da essere un ostacolo per altre. Trovare un lavoro, fare carriera, continuare con gli studi, viaggiare, uscire di casa, trovare un partner o degli amici, andare d’accordo con le persone, realizzare un progetto, raggiungere un obiettivo, ecc. ecc. Tutto è inquinato da una forza superiore, da delle persone crudeli e senza scrupolo, dal destino o chissà da cosa. L’adolescenza è una età molto difficile, ma anche l’inizio in cui avvengono la maggior parte delle esperienze che poi ci porteranno ad essere delle persone adulte. I giovani si inseriscono nella società con grandi sforzi e cercano in tutti i modi di alleviare alle difficoltà della società. Non è facile questa società, riuscire a vivere nel mondo di oggi, troppo complicato e richiede un sacrificio della mente e del fisico per restare sobri. La storia è stata segnata fin dai tempi antichi dalla presenza di molti rituali in cui era presente una componente sacrificale, un sacrificio vero fisicamente parlando. La stessa Roma imperiale e la grandezza di Roma nascono per esempio perché la componente sacrificale assumeva un ruolo preminente. Anche nella Bibbia si parla di sacrifici umani. Nell’ebraismo e nel monoteismo in generale il sacrificio umano ha una componente importante. Molti versetti di libri sacri mettono in risalto questo aspetto e ne danno un significato preciso. Poi del resto le vittime di solito erano molto giovani e spesso donne. Allora cosa centra la malattia mentale o psichiatrica con i sacrifici umani? Nel gang stalking di solito la vittima prescelta è molto giovane, spesso è una donna. Troppo poco per parlare di correlazione ma molto per iniziare a ragionare sul fatto che nello stalking organizzato si nasconde una forma ritualizzata spesse volte sacrificale (poiché il target individual si potrebbe togliere la vita dopo anni di persecuzione) e con componenti narcisiste e sataniche. Come dicevo un adolescente inserito “nella lista nera” ha poche probabilità che ne esca senza almeno una patologia psichiatrica. Ho utilizzato lista nera poiché molte vittime parlano di questo elenco che si trova da qualche parte ma che nessuno mai ha visto o ne conosce la fonte. Comunque il fatto importante, da sottolineare è che alcuni giovani che hanno avuto una vita normale fino ad una certa età incominciano a manifestare delle stranezze inspiegabili. Tutte queste difformità si manifestano con dei sintomi caratteristici che indicano non una alterazione psico-sociale del cervello del target individual ma una determinata pressione esterna che proviene cioè dall’ambiente circostante e che nessuno se ne ravvede. Il malato non è in se colui che in una determinata età manifesta delle sintomatologie psichiatriche ma l’ambiente che viene preparato come teatro per consumare un “sacrificio” all’altare dei potenti e dei furbi. Tutto passa come un problema insito nel cervello del target individual e non una forma subdola di patibolo sacrificale messa ad opera con ingegno e programmazione. Facendo questo discorso non vorrei fare il solito complottista che vede in programmi di manipolazione mentale fatti da agenzie segrete statali o da aristocratici arricchiti e annoiati con soldi da buttare una scorciatoia per trovare a tutti i costi un colpevole. Molti presunti target individual conoscono la verità e alcuni di loro parlano anche telepaticamente con i carnefici. Ognuno è libero di avere delle opinioni ma questo post si prefigge soltanto l’obiettivo di far conoscere un problema serio che può affliggere anche per anni una famiglia o delle persone che semplicemente non conoscono cosa è in grado di fare la cattiveria delle persone. Allora tornando al discorso tutto è legato alle “necessitudini”, ai bisogni che sono essenziali per raggiungere la vetta attraverso la scalata dei gradini. Questi gruppi criminali si inseriscono proprio in questo meccanismo, limitando il più possibile l’iniziativa e quei meccanismi d’uscita al problema. Gradualmente e giorno per giorno fino ad arrivare al punto di non ritorno, quando si è soli e le persone che gravitano intorno la credono veramente “malata” ma non lo è. La malattia psichiatrica appunto accompagna i giudizi e le vicende dello sfortunato prescelto. Che come ho cercato di spiegare può essere anche molto giovane. Per chi è alla ricerca di risposte si può tranquillamente dire che all’interno dei normali canali di comunicazione c’è molta spazzatura, molta libertà di confondere cervelli già confusi. Trascinando la vittima in un vortice senza più ritorno. Si dovrebbe invece alcune volte essere pazienti e tentare di ascoltare chi urla un suo malessere che come ho cercato di spiegare è solamente e unicamente “esterno”, al di fuori, legato ai bisogni di ogni essere umano. Una situazione indotta con l’inganno e in maniera sofisticata tale che nessuno se ne può accorgere. Allo stato attuale non esiste una soluzione al problema. L’unica strada percorribile è quella di informare la gente che esiste anche questo nel mondo. Esiste la volontà di portare e trasformare un essere umano in una persona malata psicologicamente e mentalmente instabile, abbandonarla a se stessa fino a quando lei stessa s’immola nel rogo dell’ingiustizia. Purtroppo questa realtà esiste e quasi nessuno ne ha conoscenza.
La prospettiva di trovare una spiegazione plausibile al fenomeno è frenata dalla mancanza di fonti reali e che non rientrano nella categoria del puro complottismo. Per tale ragione ogni ragione sottintesa trova un limite, un muro invalicabile dove scontrarsi inevitabilmente. La tecnologia sicuramente ha fatto passi da gigante ed è in continua evoluzione. Ma sicuramente alcune dinamiche dello stalking organizzato rimangono inspiegabili e misteriose. Se si parte dall’assunto che esiste una spiritualità, cioè un meccanismo tramite la quale è interessata l’anima e non il corpo fisico molte argomentazioni sul target individual troverebbero una sua collocazione naturale. Anche se si partisse dal presupposto che determinate onde elettromagnetiche causerebbero per esempio negli individui delle avversioni senza un giustificato motivo. Quelle onde se esistenti ricadrebbero certamente in spiegazioni che filosoficamente parlando darebbero ragione allo spiritismo o religione in generale. Si deve specificare naturalmente che ogni cosa materiale può essere portata in una condizione tale da provocare una reazione imprevedibile anche se la maggior parte delle persone non ne conosce l’esistenza. Come se si toccasse per esempio l’acqua bollente per la prima volta, un fatto spiegato scientificamente potrebbe certamente trovare una spiegazione nell’utilizzo fraudolento e celato di una determinata tecnologia. Però c’è da dire che se quella tecnologia irradia un raggio in grado di modificare la percezione della realtà allora bisogna prendere anche in considerazione che quello stesso raggio ha delle connotazioni che rientrano nelle argomentazioni di complottismo e pseudo scienza. Non può essere altrimenti poiché come detto in precedenza l’evoluzione umana è stata segnata dalla conoscenza e assimilazione di tutti quei modi e maniere che erano pericolosi alla vita stessa (tranne se poi le scoperte vengono fatte da alcuni gruppi elitari che non condividono la conoscenza e la utilizzano per loro fini). Per esempio la scoperta dell’elettricità sicuramente ha attivato tutti quei processi che hanno portato l’uomo a gestire e controllare tale energia. La stessa cosa non può essere paragonata se un giorno scoprissi una bacchetta magica in grado di provocare una reazione emotiva o inconscia in un altra persona. Come se qualcuno obiettasse che nell’ipnotismo non ci sia anche una spiegazione spirituale o religiosa. Sarebbe sbagliato spiegare il fenomeno dell’ipnosi, specie di alcune ipnosi in particolare soltanto con la scienza e la ragione. La parte ignota, cioè quella che non ha ancora oggi una totale comprensione lascia sempre un dubbio legittimo che esista un mondo inesplorato e nuovo. La stessa cosa accade con lo stalking organizzato. La sensibilizzazione accentuata e l’ostilità che riceve un target individual sono tutte manifestazioni causate dall’ambiente esterno. L’ambiente esterno è sicuramente alterato. Molte testimonianze di TI lo dicono chiaramente e sono sicuri nell’affermare quanto detto. Anche i cosiddetti “teatri di strada” o il mobbing rientrano in dinamiche normali dello stalking organizzato. Quindi non si ha una persecuzione soggettiva, che riguarda unicamente quell’individuo mirato. Ma cambia tutto l’ambiente. In una dinamica dove c’è l’esclusione sociale, anche questo testimoniato da molti, per esempio nel caso in cui non viene coinvolto il target individual nelle dinamiche sociali che in contesti normali avrebbe partecipato o che ha sempre partecipato in precedenza ma dopo il gang stalking non viene più per esempio invitato, si riscontra un meccanismo deleterio dei rapporti sociali. Sono proprio i rapporti sociali che vengono alterati in una persecuzione di stalking organizzato (un argomento a parte che meriterebbe più attenzione è il grado o la capacità di modulare tale “potere”). Sicuramente una persona è portata a pensare che una o più personalità narcisiste stiano a sua insaputa sabotando la sua vita. E’ la spiegazione che danno molti TI e giustamente la più coerente con il livello di conoscenza e cultura di ogni persona normale. Anche i più istruiti e coloro che hanno una grande cultura per esempio in una situazione del genere arrivano ha pensare che dietro al loro malessere si nasconda l’attività umana fatta coscientemente e con cattiveria. E’ proprio questo il punto, non è cosi (non è del tutto cosi). Chi ha in qualche modo studiato o ha avuto esperienza sul fenomeno dello stalking organizzato conosce come tutto si muove in un contesto subdolo dove anche i singoli gesti hanno un significato diverso, dove ogni cosa è percepita in maniera tale da diventare una realtà che si trasforma e con l’unica finalità di provocare una reazione al TI. Alcuni target individual lasciano trapelare come queste connessioni onnipresenti nell’ambiente riguardino ogni cosa, perfino gli animali o diverse relazioni che si instaurano con l’ambiente circostante. Dicendo questo non mi riferisco soltanto all’eventuale rumore di sottofondo che per esempio un canarino o un cane produce cinguettando o abbaiando (o altro animale). Chi conosce lo stalking organizzato sa bene che vengono utilizzati anche determinati rumori, ripetuti in maniera ossessiva. Per esempio un TI aveva capito che quando si trovava in determinate circostanze un cane incominciava ad abbaiare. Oppure un altro TI udiva il cinguettio degli uccelli ogni qualvolta si spostava in macchina ecc, ecc. Naturalmente queste possono essere soltanto delle coincidenze , ma non è cosi dalle testimonianze, sicure che anche queste sono un modo per continuare e portare avanti la persecuzione. Cosa dire poi di tutte le vittime di stalking organizzato che parlano di disturbi del sonno o tachicardie dovute a delle specifiche frequenze facilmente captabili poiché percepibili dal corpo umano. Da ciò si può generare un meccanismo da essere assimilato a qualcosa di paragonabile al mondo spirituale. Alcune cronache narrano per esempio in circostanze del passato piene di odio e senza umanità, della presenza di una forza invisibile, in grado di aiutare di poco le vittime da quell’odio. Piccoli gesti, azioni senza valore e avvenimenti senza significato si prospettavano in maniera tale da ricondurli in una forza speciale, non umana ma per l’appunto divina se cosi si può dire. Nella storia ne esistono testimonianze chiare, ma molte sono riconducibili alla seconda guerra mondiale, in cui dal dopoguerra in poi, grazie alla diffusione dei mezzi di comunicazione si è cercato di portare a conoscenza di tutti, dei piccoli “miracoli” che accadevano in quel teatro di guerra. Allora c’è da dire che anche la sensibilizzazione gioca un ruolo in questo fattore. Alcuni uomini per esempio prepotenti e arroganti, responsabili di tanti crimini, rinchiusi in una prigione e trattati male, cambieranno, diventando più sensibili e cercheranno di difendersi sbandierando l’unica difesa possibile, convincere della amoralità i suoi aguzzini. Diventeranno cosi l’opposto dell’arroganza e della prepotenza acquisendo i tratti di una saggezza nuova, essere più coscienti degli altri. Per lo stalking organizzato invece, poiché alcune persone che ruotano intorno al TI cambiano completamente il paradigma di una vicenda o direttamente un giudizio non supportato da alcuna ragione la presenza di una rivalsa morale riguarda principalmente il non aver nessuna colpa. Il ragionamento finora siffatto non cambia. Sappiamo che un target individual è escluso socialmente, riceve odio e indifferenza ed e soggetto a varie angherie. Si sente sorvegliato in qualunque posto vada incluso in casa sua e non viene capito da nessuno. Anche nello stalking organizzato in alcuni soggetti avviene quel meccanismo di sensibilizzazione tantè da diventare più morale nelle sue scelte. Proprio qui entrano in azione quei “demoni e angeli” benevoli o malevoli che guidano la vittima in una condizione parossistica o estrema, al di fuori di ogni ragione o verità. Con questo non voglio far intendere che una situazione di sofferenza acuta e cronica sia da apripista per volgere lo sguardo verso Dio come ammettono alcune sette fanatiche cristiane (specie cattoliche), ma che la persecuzione tramite lo stalking organizzato è coessenziale per “aprire nuovi eventuali portali” sull’argomento religioso. Una parola, una persona, un messaggio, un video, un insetto, una vicenda, una foto, un panorama, un animale, un fatto, una canzone, un gesto, le condizioni meteorologiche, i fatti di cronaca, i fatti mondani di tutti i giorni, ecc. acquisiscono un significato diverso. Sono canalizzati nel corpo in maniera tale da essere riprospettati in chiave spirituale. [Per esempio lo stesso eventuale “raggio” irradiato chissà da cosa e da chi, che tanto ha fatto soffrire e creato scompiglio nella vita del TI, assume il significato di un demone malvagio in grado di alterare tutto l’ambiente circostante a suo piacimento e come vuole. Invece, portatore di una moralità ineccepibile il TI si riflette e si scontra con tale demone aiutato in tutte le sue sofferenze e privazioni dall’angelo che lo guida in una battaglia intensa e senza precedenti]. Se si ascoltano molte vittime di stalking organizzato si evince questo aspetto con chiarezza. Ma cosa c’è di vero? Sicuramente l’irrazionalità e in seguito l’indifferenza delle persone contrapposta dalla solitudine e dalla voglia di sopraffare un nemico invisibile e fuori dalla propria portata. Chi ha approfondito sull’identità delle vittime di stalking organizzato conosce che la maggior parte di loro non ha mai commesso un crimine in vita sua. Queste “entità” che possono essere rappresentate da presunti raggi, aloni o quello che si vuole, si muovono investendo il TI senza farsi notare da nessuno, senza che nessuno si accorga di nulla. Nel completo silenzio il TI assume una nuova veste, quella di essere l’unico a conoscere la verità intorno al mondo che lo circonda, l’unico che non si piega all’inafferrabile giogo della manipolazione di massa, l’unico ad essere in grado di capire le cattiverie e la falsità delle persone. Unicamente presi e posseduti dal demone del pregiudizio e antipatia nei confronti di un target individual innocente e senza “peccati”. In questo stato che tutti i fatti e gli avvenimenti sono collegati in un unicum tali da essere riconducibili ad un essere spirituale privo di forma e identità. Da una parte cattivo e senza pietà e dall’altra comprensivo e paziente. Da una parte implacabile e pianificatore e dall’altra pieno di speranza e laborioso. Ma come si manifestano queste entità? In ogni dove e in ogni cosa, cosi e quanto emerge dalle dichiarazioni di molte vittime. Si dovrebbe aggiungere che sono presenti in ogni cosa vivente e animata, in maniera tale da controbilanciarsi o prevaricare uno sull’altro. Nel senso che ogni cosa ha al suo interno queste entità che si manifestano secondo il volere, la forza maggiore o il potere. E’ proprio la forza maggiore che nello stalking organizzato attira queste entità che escono perentoriamente, poiché sono più visibili e diventano percepibili. Tornando all’esempio del raggio proiettato, se venisse in un modo canalizzato con delle frequenze tali da far risvegliare un solo tipo di entità, per esempio “malevola” allora accadrebbe tutto in maniera tale da plasmare la realtà secondo quell’aspetto. Se per esempio venisse canalizzato con delle frequenze in grado di risvegliare l’entità “benevola” allora la realtà sarebbe plasmata da questo. Prima di concludere alcune precisazioni: 1) l’argomentazione di questo post non ha nessun supporto scientifico. 2) Quando si è trattato l’argomento “entità” si può scegliere di prendere come parametro dell’argomentazione recettori, sinapsi, catalizzatori, sostanze chimiche, neurotrasmettitori o qualunque cosa che condurrebbe la tematica in un binario più razionale. 3) L’invocazione di fantasmi o entità che potrebbe essere trapelata dall’argomentazione è pura fantasia. 4) L’argomentazione non è supportata da studi o ricerche. 5) Il testo non vuole essere un pretesto per condurre o convincere della bontà di una scelta religiosa o altra.
Come si può arrivare a determinate conclusioni senza essere invogliato a capire un fenomeno alquanto misterioso? Ci sono dinamiche che se non sono vissute personalmente risultano non di facile comprensione. Il fenomeno dei Target individuals è sicuramente un fenomeno mondiale poiché molte persone in varie parti e di tutto il mondo tentano in vari modi di portare alla ribalta un malessere che se pur silenzioso e anonimo risulta molto concreto per chi lo subisce. Tra le presunte vittime poi si è instaurato un meccanismo di ricerca della verità che secondo la mia opinione è influenzato da molte informazioni errate. Le informazioni che si possono reperire trascinano la presunta vittima in un vortice cognitivo deleterio atto a essere strumentalizzato anche dalle semplici leggi della psichiatria. Essere in una condizione del genere pone la vittima in uno stato di inferiorità psicologica tale da diventare una “malattia cosciente”. Una tremenda verità che pian piano distrugge ogni forma di autonoma certezza sulla realtà. Nel senso che si è cosciente di ciò ma si preferisce lasciarsi andare in congiunture e complotti che pur esistenti e reali (o percepiti come tali) diventano in maniera inesorabile cruciali per il peggioramento della vita stessa. Ed ecco perché ogni qualvolta si intraprende una azione di rivendicazione al problema dello stalking organizzato tutto diventa confuso. La vittima elabora i pensieri in maniera disordinata tantè che crede solo in alcune verità anche apparentemente folli e ne esclude delle altre. Un processo del genere è possibile se la condizione di costrizione psicologica è attuata anche tramite i canali dei media. Nel senso che i normali canali della informazione (internet, tv, radio, gionali, ecc) sono a determinati livelli coinvolti nel controllo mentale tramite lo stalking organizzato. Soltanto in questo modo con varie modalità si riesce a convogliare determinate convinzioni alle presunte vittime. Il coinvolgimento dei media però secondo la mia opinione non opera su un piano di base che coinvolge direttamente un targhet individual, ma su un piano generale e blando direttamente collegato con il mind control e quindi con le eventuali strategie di marketing, pubblicità e controllo delle masse. Molti conoscono come una pubblicità può incidere sul comportamento degli adolescenti. Con questi tipi di metodologie aggressive si può portare avanti a livello della collettività una convinzione che si propaga per diverso tempo. Per esempio la scelta degli uomini di radersi i capelli o portare una pettinatura piuttosto che un'altra, portare i pantaloni strappati, farsi un tatuaggio in una parte del corpo, usare uno stesso linguaggio e comportamento difronte alle varie situazioni sociali, mettere un pearcing particolare, vestirsi in un determinato modo, ecc sono tutti comportamenti che possono essere programmabili e quindi portati in uno stato di omologazione. Per le donne la situazione non cambia, anche per loro sono valide le stesse regole che valgono per gli uomini, ma per esempio differiscono in alcuni particolari come la scelta dei vestiti, il colore degli indumenti, il tipo di pettinatura, l’aderenza dei pantaloni, il modo di approcciarsi con gli altri, l’aggressività, ecc. Cosa c'entra il target individual in tutto questo? C'entra perché attraverso il gang stalking si è sottoposti a determinati comportamenti e “frequenze” che generano una influenza collettiva alla rete sociale della vittima “direttamente” e “indirettamente”. Se è intuibile l’influenza diretta per esempio di una vittima che cammina sempre sola, non ha amicizie, ha un brutto carattere, si trova male e ha continui diverbi con i colleghi di lavoro, è sempre stanca, in famiglia non la considerano bene, subisce per esempio dei dispetti dai vicini, non riesce ad addormentarsi, ha problemi cardiaci, sente rumori molesti, ha pruriti e altre reazioni fisiche in determinate circostanze, non gli e ne va bene nemmeno una, gli si rompono le cose, nessuno è buono con lei, le frequenze radio o il wireless la importunano, ecc. ecc. Si intuisce bene che psicologicamente una persona cosi che appare alla gente non è il massimo della felicità e pertanto di riflesso trasmette un segnale non rassicurante a coloro che la vedono. Questo si riflette anche nella scelta di vestirsi o comprare determinati prodotti per coloro che entrano in contatto con la vittima. Naturalmente avranno un comportamento contrario, completamente opposto. Ma c’è di più perché tale meccanismo può essere portato a un livello generalizzato attraverso i media. Quindi “indirettamente” lo stalking organizzato si presta alla manipolazione mentale collettiva attraverso i canali dell’informazione. Per tale ragione alcune aziende riescono ad imporre un determinato marchio o comportamento. Non attraverso la consueta pubblicità ma tramite questo tipo di meccanismo distruttivo-rigeneratore che passa dal target individual. Il margine o la possibilità di incidere positivamente per l’azienda è considerevole, ma non è completo nel senso che la correlazione con il gang stalking seppur esistente non causerebbe una completa omologazione. Lo si può notare facendosi una passeggiata nelle vie o sul corso della propria città oppure in un centro commerciale. Molte persone hanno uniformato i loro modi a tal punto che una persona "diversa" emerge fra la folla. Per esempio ognuno delle persone omologate ha assimilato in maniera inconscia e continuativa una realtà avversa, violenta e piena di ingiustizie. Loro rifletteranno tutto questo al di fuori convogliando tutto il loro malessere sul target individual. Un coinvolgimento non fisico ma bensì mentale o "spirituale". Tale avversione si riflette quindi con i comportamenti legati alle scelte, al consumo e alle mode del periodo.Tornando al discorso per esempio se l’industria del tabacco, molto fiorente e nota per le sue ricchezze attuerebbe un piano del genere in una maniera o in un altra, la vittima in questo caso non dovrebbe fumare. Coloro che lo vedono direttamente ad esempio alcuni vicini di casa o alcuni colleghi di lavoro potrebbero iniziare a fumare. In questo caso l’azienda x del tabacco ha incrementato di poco le vendite. Tale ragionamento può essere portato anche a livello dei media, per esempio si potrebbe contrapporre un'altra persona con caratteristiche completamente contrarie "ma in qualche modo collegato" al target individual che ama invece fumare. Quindi il messaggio dei media perpetrato tramite un video o in altro modo inserito in contesti completamente diversi dal tabagismo (naturalmente fuori dai parametri di una normale pubblicità) creerebbe e farebbe da volano all’obiettivo prefissato di far fumare più gente possibile (Di solito i messaggi sono più di uno e attuati con più strumenti). Con questo sistema (comunicazione e informazione subdola) si incrementano le vendite in modo fraudolenta. Il targhet individual è congeniale per tale ragione anche alla manipolazione mentale. Lo stalking organizzato è il metodo utilizzato per incrementare interessi monetari e omologare la gente. Con questo si dovrebbe portare a conoscenza nei consigli di amministrazione delle società o proprietari delle aziende di tutto il mondo che una pratica del genere adottata per incrementare le vendite è semplicemente scorretta. C'è anche da dire che con lo stesso metodo la logica ci induce a farci dire tranquillamente che potrebbe essere utilizzata anche per portare una realtà economica al completo fallimento, senza incidenti e in maniera "pulita". Per quanto riguarda poi il personale che lavora nel campo dei media si dovrebbe far presente che un comportamento rispetto ad un altro, oppure il dire una cosa invece che un'altra, mettersi un vestito piuttosto che un altro può essere il sintomo di una persecuzione di fondo che genera per l'appunto tutta una serie di eventi congeniali ad essere più cattivi con la presunta vittima ma più strumentali alla manipolazione mentale e omologazione delle masse. Più difficile da spiegare è invece il meccanismo attraverso la quale persone senza scrupoli attuano una tale cosa. Le spiegazioni possono essere molteplici ma ognuna di loro ricadrebbe nel puro complottismo fantasioso.
Per definire questo concetto bisogna partire dal presupposto della recente determinazione e consapevolezza di alcune vittime che hanno avuto il coraggio di spiegare un fenomeno che rimane pressoché ignoto alla maggior parte delle persone. In primis possiamo dire che il gang stalking non si identifica specificatamente con concetti come il bullismo, mobbing, esclusione sociale o suicidio. Molti siti internet mettono in risalto questi aspetti, e pur rimanendo validi per informazioni che danno, non spiegano bene il fenomeno. Perchè queste sono solamente le "cause" che stanno dietro un disegno più grande di persecuzione. Qualcuno potrebbe pensare che un caso di mobbing fatto per esempio dal datore di lavoro rientri nella categoria di stalking organizzato. Ma non è cosi. Poi del resto non si conoscono i veri fautori, chi c'è dietro alle molestie. Molte vittime parlano di servizi segreti, forze dell'ordine, militari, vicini di casa, impiegati, medici, psicologi, preti, operai, commercianti, compagni, colleghi, ecc. ecc. A qualcuno potrebbe venire il dubbio che dietro il gang stalking si nasconde la semplice normalità. Sono cose normali che succedono tranquillamente, niente di preoccupante. Gli esseri umani hanno fatto sempre in questo modo, non sono mai stati perfetti e qualche disguido può capitare. Purtroppo non è la verità, il gang stalking esiste e ancora rimane lunga la strada affinchè ci sia un riconoscimento anche normativo di alcune tecniche utilizzate per avvilire una persona. Manca anche il movente, la motivazione. Molte presunte vittime non sanno perchè sono perseguitate, chi riconosce una causa invece la ritrova in diversi aspetti: il lavoro, la politica, l'invidia, la religione, il modo di pensare ecc, ecc. Quindi di cosa parliamo se non di semplice normalità, la vita è sempre stata dura. Esistono nazioni nel mondo dove per un pezzo di pane bisogna combattere ogni giorno. Non tutti lo trovano poi, alcuni muoiono letteralmente di fame. Stiamo scherzando... Adesso nei Paesi più ricchi hanno inventato il gang stalking, una pratica per persone annoiate che si sentono perseguitate dai fantasmi. Ci mancava soltanto questo. Purtroppo anche questa volta bisogna smentire le considerazioni fatte, le modalità sono "diaboliche" e il gang stalking è uno strumento crudele al massimo. La prima considerazione parte dal concetto di inumanità. C'è molta inumanità dietro una persecuzione di gang stalking perchè la presunta vittima è testimone del fatto che c'è qualcuno in questo mondo responsabile del suo malessere costante nel tempo. Infatti nel gang stalking la parola "costante" è una parola chiave per comprendere il fenomeno. L'inizio della procedura prevede l'isolamento della vittima, questo viene fatto con tecniche di ingegneria sociale non molto note, in cui le altre persone che sono entrate in contatto con la vittima in passato si ritrovano ad avere un pregiudizio. Il pregiudizio s'insinua in ogni ambito della vita della vittima che è testimone della sua infamia. Infatti nei pensieri della vittima c'è il ragionamento di dire che non ha fatto niente di sbagliato o perlomeno di non aver fatto nulla che possa essere considerato scabroso in pubblico. In questo periodo che chiamiamo dell'isolamento, molti amici diventano nemici, conoscenti diventano sconosciuti, colleghi di lavoro diventano altezzosi e diffidenti, sconosciuti diventano avversi. Si respira un clima decisamente di odio che aleggia nell'ambiente e che piano piano spegne ogni pretesa della vittima. Questo periodo dura anche molto, considerando il fatto che spesso non ci si rende nemmeno conto di cosa stia succedendo. Indicativamente consideriamolo non più lungo di un anno. In questa fase bisogna fare riferimento anche all'età della vittima. (Perchè se è molto giovane e frequenta la scuola in questa fase potrebbe iniziare il bullismo. Ecco perchè alcuni collegano il bullismo con il gang stalking. Ma nel gang stalking naturalmente non si ferma solo nell'isolamento o bullismo della presunta giovane vittima, perchè essa in questo clima aumenterà l'impegno scolastico, studierà di più e la sensibilità verso determinati argomenti sarà più accentuata. Malgrado l'impegno scolastico e gli sforzi per migliorare ci sarà un netto peggioramento dell'andamento scolastico, i professori sono come diffidenti e diventano “complici alla causa collettiva”) Nella seconda fase del gang stalking invece subentrano i cosiddetti collegamenti con la vita privata della vittima. La vittima percepisce nelle parole degli altri riferimenti della sua vita privata. C'è una fase di sbandamento che dura pochi mesi. Si cercano i responsabili che spesso sono le persone che gli sono state accanto in un periodo precedente, anche i familiari vengono in qualche modo coinvolti in queste dinamiche che naturalmente non capiscono il problema. La vittima è bersagliata con molestie sonore tipo colpi di tosse, click, struscii e rumori che si protraggono per l'intera giornata. Di notte si dorme male e si soffre d’insonnia. In questa fase sorgono i primi sintomi di patologie psichiatriche. Non si comprende appieno cosa stia succedendo e le persone che hanno contatti con la vittima non la capiscono (compresi i familiari). La terza fase è quella più incisiva poiché gli stalker fanno in modo di rendersi percepibili. Utilizzano vari espedienti, tipo il più utilizzato è quello di fare uno specifico rumore quando la vittima svolge un determinato compito (esempio va in bagno, si trova da sola in un posto, scende dalla macchina, si reca al lavoro o scuola, ecc), ma dalle testimonianze esistono diversi modi. La vittima si sente controllata e inizia a temere per la sua privacy (questo è il motivo perché molte vittime ritengono i servizi segreti o agenzie di intelligence, le forze dell’ordine in generale i principali responsabili). In questa fase c’è anche l’esperienza delle armi non convenzionali, specie di notte durante il sonno. L’insonnia è accompagnata da vari sintomatologie tipo vibrazioni, dolori nel petto e specificatamente in direzione del cuore, spasmi, secchezza cutanea, occhi stanchi, pruriti e mal di testa. La vittima è alla ricerca di microspie dentro casa e di solito si munisce di una telecamera per riprendere l’ambiente circostante. Aumentano le dinamiche che le vittime chiamano “teatro di strada”, infatti s’incrementano le coincidenze spesso quelle collegate con i colori. I rumori diventano più molesti. La gente viene vista in maniera apatica. Molta gente infatti inspiegabilmente compie sempre gli stessi gesti che per la vittima diventano ossessivi. Si udiscono sempre le stesse parole e sempre gli stessi concetti. Alcune automobili per esempio si ripresentano sempre allo stesso orario in posti diversi, oppure tentano di provocare un incidente con la vittima. Per questo la vittima si premunisce di una telecamera, quando viene utilizzata come per magia quasi tutte le persecuzioni non ci sono o si rallentano. La vittima cerca ossessivamente la prova, quasi maniacalmente. Per tutte le vittime poi la ricerca di prove è un buco nell’acqua perché non si riscontra mai un reale reato nelle riprese della telecamera. In questa fase si passa alla patologia psichiatrica acclarata. Molte vittime perderanno il lavoro, per questo si parla di mobbing nel gang stalking e chi invece lavora autonomamente avrà delle fortissime ripercussioni sui profitti. Infatti le persecuzioni prevedono forme e tecniche varie per persuadere gli altri a comportarsi in maniera congeniale ad arrecare più danni possibili alla vittima. Danni economici, patrimoniali e personali. Chi è in cerca di lavoro invece non riuscirà a trovarne uno. In alcune vittime poi si nota una correlazione anche con le scelte di tipo personale che possono riguardare gli acquisti di beni e servizi o per esempio le scelte politiche. Se per esempio la vittima veste di un maglioncino nero, si ritroverà in una stanza dove la maggior parte delle persone avrà un maglioncino bianco. Un altro esempio è se la vittima confessa il proprio credo politico ad un suo collega di lavoro che ha sempre sostenuto di far parte di quel partito politico. Il collega spargerà la voce di votare per il partito opposto. In altri casi invece si hanno comportamenti simili. Per esempio si acquista un determinato prodotto in un negozio, subito dopo una persona acquista lo stesso prodotto. Ecco il motivo perché con il gang stalking si parla anche di manipolazione mentale. In questo ambito comunque i riferimenti rimangono pochi e non si ha la certezza assoluta della corretta interpretazione degli eventi. Si ha certezza invece in questa fase della forte sensibilizzazione della vittima verso l’argomento religioso e spirituale. Quasi in tutte le vittime si riscontra una iper sensibilità verso questo argomento. In molti poi si manifestano coincidenze, fatti ed elaborazioni mentali del tutto ascrivibili al mondo spirituale. Molte vittime diventano religiose, altre invece si concentrano sull’aspetto spirituale. L’isolamento sociale in questa fase è completo. La vittima cade di solito in depressione e vede il mondo che lo circonda in maniera pessimistico. Tra le vittime poi alcune si tolgono la vita suicidandosi.
Una delle cose che si può notare nelle persecuzioni "sofisticate" di un individuo è la capacità di stimolare nelle persone dei preconcetti o pregiudizi. La presunta vittima è costantemente sollecitato in queste dinamiche tantè che riesce a vedere soltanto ostilità. Pertanto quando in un contesto normale la presunta vittima cerca di entrare in contatto con delle persone per una ragione qualsiasi che riguardano il proseguimento della vita stessa si sviluppano delle avversità, che diventano più evidenti se c'è insistenza. Appunto per questo uno è portato a pensare che gli altri hanno un preconcetto o un pregiudizio nei suoi confronti. Nella mente della presunta vittima s'instaura un dilemma su che cosa abbia provocato una tale reazione. Anche perchè gli altri possono essere benissimo perfetti sconosciuti. Con tale sistema di procedere s'incide sul normale destino che sarebbe potuto essere e si cambia in qualche modo il futuro. Viene manipolato il futuro della presunta vittima perchè si tenta di modificare ogni scelta, opportunità o occasione. Vengono toccati aspetti come quello lavorativo, affettivo, familiare, quotidiano, tempo libero e perfino per alcuni l'istruzione e la cultura. A questo riguardo bisogna precisare che l'istruzione è interessata quando le vittime sono molto giovani, la cultura invece nelle vittime con una età maggiore. Si nota però nelle vittime una maggiore predisposizione allo studio e all'impegno tali da incrementare la sensibilità. Perchè degli sconosciuti avrebbero il potere di causare una cosa cosi assurda? La risposta è nell'impossibilità di portare avanti ogni cosa che rientra nei piani della vittima, quasi tutto è come inquinato e visto in maniera pessimistica. In seguito non si tenta nemmeno di provare a portare avanti anche un semplice obiettivo rimanendo per un lungo periodo inattivi. L'inattività riguarda ogni cosa, anche la più semplice. Per questo la vittima tende a isolarsi sempre più e nella maggior parte dei casi rimane completamente sola. Se qualcuno gli rimane vicino, di solito qualche parente stretto (madre, padre, fratelli, sorelle, coniuge e figli) questi lo ritengono spesse volte una persona malata. A questo riguardo bisogna precisare che molte vittime testimoniano il fatto che per quanto riguarda il coniuge le dinamiche persecutorie sono in grado di incidere considerevolmente nei confronti dell'affettività. I legami più stretti sono quelli della famiglia originaria anche se la presunta vittima può sviluppare nei suoi confronti un odio di cui non si conosce la causa. Le sensazione sono quelle del fallimento totale e inesorabile. Infine bisogna ricordare che in base alle testimonianze delle vittime di cui sono tratti questi scritti c'è la doverosa precisazione che non tutti i casi rientrano in questa categoria. Anzi da diverse fonti si evince che le persecuzioni di questo genere riguardano poche persone rispetto la totalità della popolazione. Le fonti sono naturalmente chi pubblicamente ammette di subire questo tipo di stalking senza considerare quelli che non hanno avuto mai la consapevolezza di subirlo o che hanno sviluppato una dipendenza da droga pesante, che secondo chi scrive sono molti di più che poche decine.
Il teatro ci fa venire in mente la bravura degli attori che recitano in uno spettacolo di nostro gradimento. Anche nella vita normale le persone in base alle aspirazioni ma soprattutto al ruolo acquisito nella società è portato a recitare una parte. Qualche esperto la chiamerebbe la maschera di ognuno di noi nell'affrontare la vita di tutti i giorni. Chi direbbe che la vita non è semplice, ci sono delle insidie e non sempre le cose vanno come ci saremmo aspettati. Se la vita è quindi un teatro, bisogna anche prendere in considerazione che in questo grande teatro ci sono delle cause, motivazioni, vincoli e influenze che sono congeniali ad un specifico comportamento. Può succedere che qualcosa nel grande teatro s'inceppi, non si riconosce l'ambiente circostante. Le movenze e le persone sembrano connesse con una singola persona tale da diventare moleste. Una simile situazione può trovare spiegazione o nella singola persona o negli altri. Se si considera la singola persona presa di mira da una organizzazione allora il ragionamento ruota sul fatto che tale individuo di solito è solo, nota delle coincidenze e spesso è vittima di altre angherie come (violazione della privacy, armi ad energia diretta, esclusione sociale, bullismo, mobbing, depauperamento sociale, molestie uditive e visive, isolamento, perdita delle amicizie e degli affetti, diffidenza da parte dei familiari). Il ragionamento è questo: possono tutte o alcune delle angherie subite suscitare nella vittima un comportamento talmente antisociale che un semplice gesto fatto da uno sconosciuto venga considerato come una minaccia? La risposta è si se quel gesto o quella coincidenza vengono reiterati in maniera maniacale e ossessiva. Quindi la presunta vittima non ha un problema insito nel suo io, ma cerca di analizzare la realtà che lo circonda. Nel primo caso quindi non è sicuramente colpa della presunta vittima. Per quanto riguarda il resto, gli altri il discorso è più complicato. Anche perchè non è facile coinvogliare in un determinato istante un comportamento atto ad influenzare una sola persona. Per tale ragione bisogna prendere in considerazione comportamenti modificati tramite ipnosi a catena. Con l'ipnosi a catena una persona può portare a modificare il comportamento di un'altra persona. L'altra persona influenza il comportamento di un'altra ancora. Fino ad modificare l'ambiente circostante. Alcune organizzazioni fanno uso di queste metodologia per cercare di portare più scompiglio alla presunta vittima.
Alla ricerca di una difficile realtà riscontrabile dalla maggior parte delle persone, una persecuzione efficace mira a destabilizzare la vittima. La vittima viene immersa nella vita di tutti i giorni in dinamiche subdole e incisive atte ad essere percepite tali solo da chi le subisce. Non c'è un riconoscimento generale per alcuni tipi di persecuzioni. La macchina infernale una volta accesa fa il proprio cammino inarrestabile. Ma nessuno percepisce o individua la minaccia. Tutto si muove nell'invisibilità e nel latente. In questi tipi di persecuzione la vittima ravvisa quasi sempre una premeditazione da parte di qualcuno. Cioè qualcuno che si è organizzato al meglio per effettuare la persecuzione. "Invece no" la casualità viene in qualche modo indirizzata, plasmata e manipolata. Con questo voglio specificare che laddove le variabili casuali che ognuno nella propria vita incontra ogni giorno vengono in qualche modo alterate. Osserva Penrose - le descrizioni quantistiche sono molto precise, anche se radicalmente diverse da quelle familiari della fisica classica. Troveremo inoltre che, nonostante la diffusione di un'opinione contraria, le probabilità non hanno origine al livello delle particelle, degli atomi o delle molecole - che si evolvono in modo deterministico - bensì, a quanto pare, attraverso una qualche misteriosa azione su scala maggiore connessa con l'emergere di un mondo classico che noi possiamo percepire in modo cosciente. ( Per mondo classico si intende le leggi della fisica che vengono percepite coscientemente dalla scienza) Noi dobbiamo tentare di capire questo fatto, e come la teoria quantistica ci costringa a modificare la nostra concezione della realtà fisica.» Penrose crede così di aver fatto la scoperta più promettente ed il passo più importante per localizzare la linea di confine tra fisica classica e quantistica volgendosi alle ricerche di Stuart Hameroff sui microtubuli. In ogni cellula eucariotica esiste una struttura detta citoscheletro, costituita in alcune parti da microtubuli, presenti anche nei neuroni cerebrali. Il ruolo dei microtubuli, secondo Hameroff, sarebbe duplice: da un lato essi determinerebbero la lunghezza degli assoni e dei dendriti, dall'altro sarebbero i responsabili del controllo della forza di connessione fra neuroni. «Anche se l'attività dei neuroni del cervello sembra assomigliare a quella di un computer, si tratterebbe allora di un computer in cui i collegamenti tra i fili sono costantemente modificati da una struttura di controllo di livello più profondo: questa dovrebbe essere simile ai microtubuli...» L'azione consiste nel trasportare neurotrasmettitori. Le molecole trasportate sono d'importanza decisiva per le sinapsi. La qualità e la forza di una sinapsi può essere cambiata dall'azione dei microtubuli. Quindi per Penrose i microtubuli sono come dei computer quantistici. Se si considerano gli esseri umani dei ricettori è possibile controllare la realtà quantisticamente in modo tale che le casualità diventi premeditata anche per qualcuno che ha cattive intenzioni.
fonte di alcuni scritti: http://digilander.libero.it/moses/penrose01.html |
AutoreL'importante è essere onesti, leali e rispettosi delle cose che ci sembrano più importanti. Le altre cose sono solo piccoli dettagli. Archivi
Giugno 2020
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